La Tunisia aveva intrapreso il cammino per diventare uno stato democratico in seguito anche alle elezioni presidenziali e politiche. Ma proprio quando questa strada era stata avviata, cinque uomini con il viso coperto hanno fatto irruzione nel celebre Museo del Bardo, nel cuore della capitale Tunisi. Accanto all'edificio è situato il Parlamento che, si pensa, sia stato preso di mira precedentemente. Dalle foto pubblicate sul social Twitter dalle stesse vittime si posso vedere alcune immagini reali di quei momenti che ne documentano la drammatica vicenda. Tra gli ostaggi erano presenti alcuni ragazzi e bambini, tutti insieme seduti a terra nel terrore.
La strage si è conclusa con 24 morti, tra cui 4 italiani, e oltre 50 feriti.


Dopo un paio d'ore dall'assedio, un blitz delle forze antiterrorismo tunisine sono intervenute e hanno posto fine alla vicenda. Due degli attentatori sono morti, mentre gli altri tre sono riusciti a fuggire. Proprio oggi erano sbarcati i turisti che partecipavano alla crociera sulle navi Costa Fascinosa e Msc Splendida.


Habib Essid, il premier tunisino, esprime il suo totale impegno nella lotta al terrorismo chiedendo l'aiuto di tutte le appartenenze politiche e la mobilitazione ad ogni livello. Le prime operazioni hanno portato all'arresto di circa 400 terroristi e questi dati hanno fatto sperare per il meglio. La Sicilia dunque deve fare i conti con le strategie di terrore perché tra Tunisi e Mazara del Vallo c'è una distanza di 200 km. Nicola Cristaldi si impegna a condannare categoricamente l'attacco terroristico del 18 Marzo e a rafforzare i controlli nelle aree circostanti. Matteo Renzi, il Presidente del Consiglio, con il ministro degli affari esteri Paolo Gentiloni hanno espresso la loro volontà di aiutare la Libia. Invece l'Unione Europa ha diffuso una strategia secondo la quale ipotizza un blocco navale nel Mediterraneo per ridurre i pericoli, anche se questa tattica è da rivedere perché loro potrebbero servirsi comunque dei Balcani per entrare.