Nuovo attentato per opera del terrorismo islamico, per unaguerra che non conosce delimitazioni geografiche. Si spara e uccide ovunque:dall’Australia al Sudafrica, da Copenaghen a Parigi, fino ai Paesinordafricani. Quelli della Primavera araba, che fece sperare qualche anno fa inuna svolta e in una definitiva democratizzazione di quei paesi senza piùdittatori. Tra questi, vi è la Tunisia, che lascia ben sperare con un Governomoderato e laico. Ma proprio qui si è consumato ieri unattentato al Museo del Bardo, il più antico dell’area maghrebina, situatovicino al Parlamento.

E questa volta il nostro Paese risulta duramente colpito,con l’uccisione di quattro turisti, anche se se ne temono molte di più. Masoprattutto, si teme che l’attentato abbia come obiettivo principale proprio ilnostro Paese.

Le vittime italiane

Come detto, i turisti italiani uccisi sono quattro. Comeriporta la Farnesina, si erano recati al Museo del Bardo mediante due pullman. IlMuseo rappresenta una tappa obbligata per chi si reca in Tunisia, essendo laprincipale meta culturale. I feriti invece sono 13. Come riporta LaRepubblica,in totale i turisti italiani erano un centinaio, di cui ottanta provenienti daTorino, passeggeri della nave dacrociera Costa Fascinosa: tra loro trentaquattro dipendenti comunali, loroparenti e pensionati.

Sulla nave vi erano anche 30 studenti e 3 docentidell'ITC alberghiero "Pantaleone Comite" diMaiori (SA). Ma anche il pianista già scampato alla tragedia della CostaConcordia Nicola Previti, 34 anni di Treviso. Secondo fonti locali però, comeriporta Libero, le vittime italiane potrebbero essere di più, fino a sette, su untotale di 22 vittime.

E se l’obiettivo fosse l’Italia?

A rivendicare l’attentato è stata l’Isis, sebbene non siesclude che l’ordine non sia partito dall’Iraq, bensì si tratti di un’azioneportata avanti da azioni individuali, come accaduto a Parigi e Copenaghen. Mail numero di italiani nel Museo lascia presagire che l’attacco sia statoportato contro di il nostro Paese.

Sul suo profilo Facebook, il giornalistaToni Capuozzo, diventato noto per il suo programma in seconda serata su Canale5, lancia tre indizi in tal senso: i terroristi sapevano dell'arrivo della naveda crociera italiana, pertanto hanno scelto minuziosamente quale giornocompierlo; uno degli attentatori conosce l’italiano, e ciò gli avrebbe resofacile identificare i turisti nel museo; gli italiani potrebbero esserecoinvolti in un’operazione militare in Libia.

Vedremo se ci saranno chiare rivendicazione jihadiste in talsenso. Nel frattempo, non resta che sperare che il numero di vittime non salgaulteriormente.