C'è un particolare sull'inchiesta riguardo il caso di Yara Gambirasio, che aveva colpito un po' tutti. Come sappiamo, Marita, moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, aveva portato dei coltellini in carcere; tale episodio è stato confermato dallo stesso avvocato di Bossetti, Salvagni. Quest'ultimo ha gentilmente accettato di essere intervistato dallo staff del noto programma Rai Chi l'ha visto? per dare ragguagli su questo particolare episodio. Volendo andare per gradi, partiamo dal ventinove luglio scorso, in tale data Marita Comi era andata a trovare in carcere il consorte.

Come sempre, aveva evitato i giornalisti varcando poi il cancello; aveva con sè due borse, si era fatta riconoscere ed era entrata in un edificio. Accompagnata poi da una guardia carceraria, aveva raggiunto la struttura in cui si trovava Massimo Giuseppe Bossetti; c'è da dire, a questo punto, che le borse le aveva posate nel primo edificio.

All'apparenza si era trattato del solito colloquio settimanale, il tutto registrato da una microspia. Marita Comi, durante il colloquio in questione, aveva detto al marito di aver trovato due coltellini in casa e che li aveva messi nella sua borsa; l'ultima perquisizione a casa di Bossetti era avvenuta circa sei giorni prima. Bossetti aveva detto a Marita di far scomparire quei coltelli che la moglie aveva trovato in una scatola rossa nel guardaroba, che probabilmente erano sfuggiti agli inquirenti.

Si sa che uno dei due coltelli è di marca francese, un opinel, dotato di una sottilissima lama con uno spessore in punta di 0,29 millimetri, mentre vicino l'impugnatura diviene di 0,63 millimetri. La lama di questo coltello potrebbe essere compatibile con quella del coltello che ferì Yara Gambirasio.

Il coltellino del mistero, l'arma del delitto?



Come si legge dalla relazione della Cattaneo, l'anatomopatologa che si è occupata di tale caso, la lama che colpì Yara (procurandole nove lesioni) avrebbe avuto uno spessore minimo di 0,2 millimetri, dunque compatibile con il coltello oggetto di discussione tra Marita e Massimo. Ma dunque cosa ne è stato di codesti coltelli?

Marita Comi li aveva davvero buttati via come richiesto dal marito in carcere? La rubrica di Raitre, Chi l'ha visto?, ha chiesto conferme all'avvocato Salvagni ch si è offerto di rispondere riguardo una materia così delicata: Salvagni che si è peraltro impegnato negli ultimi tempi, per la richiesta di scarcerazione (negata dai giudici) di Bossetti. Questa è stata la dichiarazione dell'avvocato: "Marita doveva portare al collega che seguiva assieme a me questo caso, questi coltelli, prima però era andata in carcere. Tuttavia non aveva portato la borsa con i coltelli nell'edificio, bensì era entrata dal cancello principale, aveva lasciato la borsa nello stipetto dove di solito sono lasciate le borse o gli zaini quando si vanno a visitare i detenuti, ed aveva poi parlato di ciò col marito. Non so se li abbia in seguito gettati, ma trovo ridicolo tenere in casa una presunta arma del delitto".