E' accaduta nel Trevigiano questa vicenda di cronaca. I carabinieri di Treviso questa notte hanno sottoposto al fermo giudiziario una coppia. L'uomo e la donna, entrambi residenti a Bassano, sono fortemente indiziati di aver ucciso un uomo, il cui cadavere carbonizzato è stato trovato ieri a Possagno, un paese in provincia di Treviso. Stando a quanto ipotizzato dagli inquirenti che stanno indagando sul caso, il delitto sarebbe da ascrivere a un movente passionale.

Inizialmente, stando alla ricostruzione della dinamica dei fatti, tale delitto sembrava in tutto e per tutto un giallo e tale avrebbe rischiato di rimanere per molto tempo, se non fosse stato per un piccolo dettaglio che ha guidato gli inquirenti alla risoluzione di questo caso.

E si sa quanto i dettagli siano fondamentali nelle indagini giudiziarie. In pratica a poche ore dal ritrovamento del cadavere vi è stata anche l'individuazione dei due presunti assassini. Ma come si è arrivati alla soluzione di questo delitto? A far finire la coppia nel mirino degli inquirenti è in particolare un episodio accaduto domenica scorsa: una coppia si è fermata con l'auto in panne proprio sul luogo dove è stato rinvenuto il cadavere.

In pratica l'uomo e la donna, sempre stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbero rivolti agitatissimi al titolare di una autofficina, chiedendogli di riparare al più presto l'auto la cui batteria s'era scaricata e che l'avrebbero pagato qualsiasi cifra purché si risolvesse a riparargli questo guasto per farli ripartire al più presto.

Il titolare dell'officina riferisce però agli inquirenti un particolare a cui lì per lì non aveva dato soverchia importanza: vicino l'auto, sotto le pietre, esce del fumo. Sul momento, infatti ha raccontato agli inquirenti, di aver pensato che si trattasse di una grigliata improvvisata, per quanto fosse strano che si mettessero a farla proprio in quel posto, ma era ben lungi dal pensare che dietro quel particolare si potesse celare la chiave per la decifrazione di questo delitto.

Il corpo carbonizzato dell'uomo in effetti era stato ritrovato giovedì scorso da alcuni boscaioli della zona che salivano a fare legna lungo la mulatttiera di a Possagno in valle della Gheda. L'uomo carbonizzato, di età tra i 30 e i 40 anni, di altezza intorno al metro e settanta (questo particolare all'inizio aveva infatti fatto pensare che potesse trattarsi di una donna), presentava il cranio fracassato ed anche evidenti ferite che gli erano state inferte al petto e all'addome.