E' il rapporto Defence Weekly di IHS Jane, ripreso oggi anche dal periodico israeliano Hareetz, a rivelare la scoperta che chiunque può osservare alle coordinate 34°18'18.3"N 36°21'01.0"E (34.305086, 36.350269) che, inserite su Google Earth, conducono alla impressionante quanto chiara visione di una pista per il decollo di droni costruita dagli Hezbollah in Libano.

In molti si domandano se questa pista debba essere distrutta dalle forze aeree alleate che combattono l'ISIS in quella area, lasciando poi spazio a reazioni sconsiderate da parte delle forze avverse in campo o da parte degli Hezbollah stessi, la cui posizione rispetto al Califfato non sempre è trasparente.

Ci troviamo a 10 Km a sud della città libanese di Hermel, a soli 18 chilometri dal confine siriano, a nord della Valle della Bekaa, in una area scarsamente abitata e la pista sembra essere stata costruita dal gruppo militante sciita Hezbollah tra il febbraio 2013 e il giugno 2014, secondo calcoli fatti sulle immagini di recente rese di dominio pubblico da Google.

Non si tratta di una pista per il trasporto aereo, essendo lunga solo 670 metri secondo quanto indica il rapporto di IHS Jane, ma ben adatta al decollo e atterraggio degli UAV (unmanned aerial vehicles) meglio noti al grande pubblico con il nome di droni. E' da escludere che la pista possa essere utilizzata per il contrabbando di armi con la Siria, tranne che se fosse usata con un An-74T-200 in forza presso il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC), anche se un atterraggio o decollo a pieno carico sarebbe considerato pericoloso da molti piloti.

Fonti di Hezbollah hanno però confermato a IHS Jane che l'organizzazione terrorista utilizza UAV per supportare le operazioni contro le forze ribelli in Siria, in particolare nella regione montagnosa del Qalamoun sul ​​confine orientale del Libano. I droni utilizzati potrebbero essere simili agli UAV iraniani che sono stati avvistati più volte nello spazio aereo siriano, principalmente la variante Ababil-3 insieme al più piccolo drone del tipo Yasir.

Già nel marzo 2014 il giornale saudita Al-Watan aveva sostenuto che gli Hezbollah avevano costruito un "aeroporto militare" per i suoi UAV nella Valle della Bekaa, ma i quotidiani libanesi avevano poi indicato che la posizione della pista fosse presso Iaat, nella zona centrale, sviando l'attenzione su un vecchio aeroporto abbandonato dalla Royal Air Force ai tempi della seconda guerra mondiale.

Il rapporto continua indicando anche come le immagini satellitari rivelino un'antenna a poche centinaia di metri dalla pista di atterraggio, che potrebbe essere utilizzata per estendere la portata del controllo a terra dei droni. Non sembrano essere prossimi alla pista depositi capaci di ospitare gli UAV ma a circa 2,5 chilometri di distanza dal sito sono visibili varie strutture abbastanza grandi per custodire gli iraniani Ababil-3 che, come molti di questi velivoli, necessitano di hangar che garantiscano lo spazio per l'apertura alare di almeno 7 metri.