Un'operazione della Digos di Milano ha portato alla denuncia di una ventina di giovani appartenenti a gruppi antagonisti e al sequestro di mazze di piccone, caschi e maschere antigas ed altro materiale che, si sospetta, potessero essere usati durante il corteo No Expo in programma per il primo maggio, giorno di inaugurazione della Esposizione Universale.

L'operazione della Digos contro i No Expo.

L'operazione della Digos è scattata con la perquisizione di un appartamento nel quartiere Giambellino, occupato da un gruppo di antagonisti, tra cui alcuni francesi e tedeschi, successivamente denunciati per occupazione abusiva.

In una seconda perquisizione, sono stati identificati dei giovani francesi, giunti in Italia per partecipare alle iniziative programmate dal movimento No Expo in concomitanza con l'inaugurazione del prossimo promo maggio.

L'attività della Digos fa parte delle iniziative di prevenzione e monitoraggio messe in campo per garantire un tranquillo svolgimento dell'inaugurazione dell'Esposizione Universale e delle manifestazioni celebrative del 1° maggio, dopo gli incidenti fatti registrare nel corso delle celebrazioni della festa della Liberazione del 25 aprile.

Le 5 giornate dei No Expo e il corteo del 1° maggio: sale la tensione a Milano.

La crescita della tensione a Milano in attesa dell'inaugurazione dell'Expo del 1° maggio, è testimoniata dai recenti episodi di cronaca che raccontano del danneggiamento di una sede di Forza Nuova, della casa editrice Ritter, specializzata nella pubblicazione di testi fascisti e nazisti e di una sede del sindacato Ugl.

Tensione destinata a crescere ancora con l'arrivo di militanti antagonisti da tutta Europa per partecipare alle '5 giornate No Tav', organizzate da associazioni e comitati contrari all'Esposizione, che si svolgeranno dal 29 aprile al 3 maggio.

I manifestanti si raduneranno in un grande campeggio allestito al Parco Tenno, a pochi passi dalla sede dell'Expo, da dove partiranno per iniziative di protesta e manifestazioni che avranno il momento culminante con il grande corteo del 1° maggio che si propone di raggiungere gli ingressi dell'Expo in modo 'pacifico ma rumoroso'.