La storia della piccola Palmina Martinelli è una di quelle che fa arrabbiare coloro che hanno un forte senso della giustizia. Palmina era una piccola donna di soli 14 anni che fu barbaramente arsa viva. La bambina presentava numerose ustioni gravissime su tutto il corpo, morì comunque dopo diverso tempo dalla violenta aggressione; i medici sapevano che non ce l'avrebbe mai fatta. Proprio per questo, un magistrato andò a trovarla in ospedale e registrò la sua voce; in questa sofferta intervista Palmina dichiarò che le diedero fuoco per aver rifiutato di prostituirsi.
Nonostante tutto, ben tre sentenze affermarono che la piccola si fosse suicidata: ancora oggi molti non credono a questa versione dei fatti.
Il caso a Chi l'ha visto?
Federica Sciarelli, la conduttrice del noto programma Rai Chi l'ha visto?, ha ospitato la sorella di Palmina, Mina, durante l'ultima puntata andata in onda mercoledì sera. Era presente negli studi anche l'avvocato Chiriatti: lui e Mina stanno lottando, affinchè il caso della piccola Palmina non venga archiviato. Anche per la brava giornalista Sciarelli, Palmina non si suicidò, ma fu uccisa: la Martinelli era un'adolescente, una ragazzina dai sani costumi morali, che ebbe la sfortuna di crescere nella povertà. Palmina morì vergine: questo fa onore alla sua memoria.
La sua colpa fu, infatti, quella di rifiutare la strada della prostituzione. C'è comunque un'importante notizia: dopo 34 anni il caso di Palmina Martinelli è tornato in un'aula di tribunale. Il suo può ben essere definito uno dei casi più terribili della storia italiana. Prima di morire, la ragazzina fece i nomi di coloro che le avrebbero dato fuoco.
L'allora giovane pubblico ministero Nicola Magrone si premurò di registrare la flebile confessione di Palmina, che aveva l'80 percento del corpo coperto da ustioni. La registrazione fa sobbalzare il cuore: cruda, pietosa, ma con importanti rivelazioni.
In questa intervista registrata, il Magrone chiede alla bambina i nomi dei suoi aguzzini, ecco la risposta: "Giovanni ...
Enrico". A questo punto il pm chiede a Palmina i cognomi dei due presunti carnefici, la risposta è la seguente: "Uno Costantini, l'altro non lo so". Nicola Magrone dunque chiede alla ragazzina cosa questi due le abbiano fatto in precedenza, lei risponde solamente: "Alcool e fiammifero". Giovanni Costantini ed Enrico Bernardi sono fratellastri ed all'epoca dei fatti, assieme alla madre, gestivano un giro di prostituzione a Locorotondo. I due erano soliti frequentare Palmina, conoscevano inoltre il fratello ed i genitori della ragazza, ossia il padre, un alcolista, e la madre, una domestica dalla fama ambigua. I Martinelli all'epoca favorirono il fidanzamento di Enrico con la figlia Franca, sorella maggiore di Palmina.
Dopo il fidanzamento con questo losco individuo, la ragazza venne marchiata e trasformata forzatamente in una prostituta. Le indagini sul caso proseguono: si spera che venga definitivamente fatta giustizia.