Il Messenger, veicolo spaziale orbitante attorno a Mercurio, si sta avvicinando alla fine della sua storica missione durata 11 anni. La sonda terminerà la sua missione precipitando sulla superficie del piccolo pianeta, aggiungendo alla sua geografia un altro cratere.

La sonda, ormai senza controllo e senza propellente, completamente in balia dell'attrazione gravitazionale del pianeta dovrebbe interrompere le sue orbite e cadere oggi giovedì 30 aprile tra le 19:25 e le 07:30 GMT. Si schianterà alla velocità di 14mila chilometri orari, abbastanza velocemente da formare un cratere largo una ventina di metri.

La sonda Messenger (MErcurySurface, Space ENvironment, GEochemistry andRanging), lanciata nel mese di agosto 2004 è stata la prima ad orbitare attorno Mercurio nel marzo 2011. Ha poi intrapreso una vasta mappatura del pianeta durante il suo viaggio, ed inviato un grandissimo numero di dati a Terra. Ad esempio ha trovato giacimenti zolfo sulla sua superficie.

L'obiettivo principale è stato quello di scattare 2500 immagini del pianeta, ma alla fine ne ha trasmesse più di 270mila. Si tratta di un grande successo nelle missioni spaziali della Nasa, dimostrando quanto si siano fatti passi in avanti nella storia delle esplorazioni con sonde automatiche. Dopo l'avvicinamento per il fly-by del Mariner, ormai moltissimi anni fa, il Messenger è stato praticamente l'unico satellite che ha inviato dati da quel lontano pianeta.

Anche se adesso le attenzioni del mondo scientifico astronautico sono rivolte alle missioni come quella di Rosetta, che aveva agganciato la sonda Philae ad una cometa, oppure a quanto sta accadendo nella Stazione Spaziale Internazionale che vede la presenza dell'astronauta italiana Samantha Cristoforetti, dobbiamo apprezzare queste missioni a lungo raggio e di lunghissima durata.

Solo in questo modo possiamo attingere informazioni dai mondi lontani nel nostro sistema solare senza mettere a repentaglio la vita di esseri umani, e ad un costo relativamente basso per queste missioni robotizzate. Sempre aspettando le prossime missioni umane sulla Luna e su Marte…