Le prove contro di lui sarebbero numerose, per i magistrati non ci sarebbero dunque dubbi: Michele Buoninconti sarebbe l'assassino della sua consorte Elena Ceste. Per l'uomo è stato chiesto il giudizio immediato, senza passare per l'udienza preliminare. Buoninconti dovrà quindi affrontare in data 1 Luglio 2015, un'udienza presso la Corte d'Assise di Asti. Barbara Benini, giornalista del noto settimanale Grand Hotel, ha un pò parlato in uno dei suoi ultimi articoli, della reale identità di Michele: 45 anni, di professione vigile del fuoco e marito della povera Elena, dalla quale ha avuto 4 figli.

Benini parla anche di "procedimento giudiziario lampo", per il Buoninconti il quale ora rischia seriamente di essere condannato al massimo della pena: l'ergastolo. Secondo gli inquirenti, Michele nutriva forti dubbi circa la fedeltà della moglie nei suoi confronti.

Michele ed i clamorosi depistaggi

Quel fatidico giorno del 24 Gennaio 2014, tornato a casa dopo aver accompagnato i figli a scuola, Michele avrebbe colto di sorpresa la moglie in camera mente si stava vestendo. A questo punto, in pochi minuti, l'uomo avrebbe gettato Elena sul letto, soffocandola ed uccidendola senza pietà. In seguito, senza vestire il cadavere della moglie, lo avrebbe caricato in macchina e con esso, si sarebbe diretto verso Rio Mersa, una località non molto distante da casa.

Secondo i tabulati, più o meno intorno alle 9:00, Michele avrebbe chiamato i vicini, per sapere se avessero visto Elena, secondo gli inquirenti, la donna a quell'ora era già morta. Buoninconti avrebbe ucciso Elena in poco più di 12 minuti. Secondo la procura, il vigile del fuoco sarebbe il reale colpevole, anche a causa dei suoi numerosi tentativi di depistare le indagini, come quando telefonò ad un'inviata di Barbara D'Urso durante una puntata di Pomeriggio 5 dell'anno scorso, presentandosi con il falso nome di Armando Diaz, affermando di conoscere bene Elena ed invitando a cercare la donna altrove. In quel periodo, il suo corpo non era ancora stato trovato.