"Faremo causa ai centri sociali al posto dei commercianti". Il Presidente della Lombardia, Roberto Maroni, ha scelto la linea dura riguardo ai danni causati dai black bloc durante il corteo No Expo avvenuto il primo maggio e ricorda che sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per risarcire tutte le persone danneggiate dalla guerriglia urbana scatenatasi nel centro della città di Milano. L'augurio per il futuro da parte di Maroni è che questi avvenimenti catastrofici non avvengano più e che le istituzioni, tra cui il ministero dell'Interno e la prefettura sappiano prevenire e catturare anzitempo i facinorosi che assediano manifestazioni e cortei solo per devastare e vandalizzare luoghi e persone.

Intanto a Genova sono state arrestate 5 persone, uomini e donne, tutti di giovane età tra 20 e 25 anni, trovate in possesso di tute nere, copricapi e piantine della città di Milano con tanto di indirizzi delle aree calde. Sono stati trovati, nell'appartamento dove alloggiavano anche oggetti contundenti tra cui, bulloni e biglie ed anche materiale da imbratto, oltre a striscioni contro l'Expo. Durante la perquisizione la Digos ha trovato anche ricevute dell'autostrada datate primo maggio. Mentre ieri a Milano sono state trattenute, in questura, 14 persone di nazionalità greca sospettati di aver partecipato alle devastazioni. Prelevato il loro Dna e comparato con quello presente sugli oggetti sequestrati, coloro che avevano una corrispondenza venivano identificati e denunciati.

In seguito tutti e 15 sono stati espulsi dal Paese. Attualmte sono oltre 30 le persone indagate per reati di varia natura, tra cui resistenza e porto di armi improprie.

I 5 arrestati a Genoa adesso sono in carcere a San Vittore, con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di armi improprie. Tra loro c'è una cittadina tedesca residente a Milano di 42 anni, con precedenti per droga, ed un'altra di 33 anni milanese, anche lei con precedenti.

Gli altri tre sono tutti incensurati e di età compresa tra 23 e 30 anni. Attraverso le immagini in possesso della Procura si spera di riuscire ad identificare anche gli altri responsabili dei disordini accaduti al corteo. Ieri il governatore lombardo aveva diffuso un primo bilancio dei danni inferti alla città che riguardava 17 auto date alle fiamme, 13 banche distrutte e 12 negozi danneggiati oltre a portoni di palazzine private e vari sportelli di bancomat.

Anche la segnaletica stradale, specialmente in via Carducci, è stata divelta dal suolo ed usata per rompere le vetrine. Allo stesso scopo sono stati usati anche i cassonetti dei rifiuti ed i vasi per i fiori. Infine ovunque, sono stati imbrattati muri con scritte No Expo.