Il prossimo 3 luglio inizierà il processo a carico di Massimo Giuseppe Bossetti quale imputato dell'omicidio della povera tredicenne Yara Gambirasio, uccisa lo scorso 26 novembre 2010. Nonostante la difesa ritenga di aver costruito una strategia solida per smontare la tesi degli inquirenti, gli elementi a carico del carpentiere di Mapello sono tali da compromettere la sua situazione. Non c'è solo la prova del DNA, indizio 'chiave' che porta inevitabilmente verso la colpevolezza di Bossetti, ma ci sono altri piccoli tasselli che, messi insieme, rivelerebbero il quadro generale di quanto accaduto. 

'Spogliata, torturata ma non violentata', le parole di Bossetti

In particolare, le conversazioni avvenute in carcere tra Massimo Bossetti e la moglie Marita Comi sono indubbiamente interessanti. In precedenza, vi abbiamo raccontato della possibile 'cotta' dell'uomo per la povera Yara e del fatto che il Bossetti potesse avere persino il suo numero di cellulare. Questa volta poniamo l'accento sul fatto che il muratore di Mapello confidi alla moglie che la ginnasta sia stata 'tagliuzzata' ma non violentata. L'uomo parla oltremodo di come la ragazzina sia stata portata nel cantiere, dove è stata spogliata e torturata: Bossetti, però, si affretta a dire che queste cose le ha affermate l'avvocato Salvagni. Ci si può chiedere come mai colui che viene accusato di un così efferato delitto, abbia voglia di parlarne con la moglie e soprattutto come possa avere un quadro preciso di come andarono le cose.

La povera Yara uccisa per vendetta contro il padre Fulvio Gambirasio?

C'è un altro particolare decisamente inquietante, dietro il quale potrebbe nascondersi il movente del delitto: secondo Massimo Bossetti, infatti, Yara sarebbe stata uccisa per vendetta contro il padre della ragazzina, Fulvio Gambirasio. Anche qui, non si può fare a meno di riflettere su come mai il muratore sia arrivato a questa conclusione: quale sarebbe, poi, il motivo che avrebbe scatenato l'atroce punizione riservata al padre della povera Yara Gambirasio? C'è un altro mistero di cui non si è ancora a conoscenza e che rivelerebbe il movente del delitto?