Stanno proseguendo a ritmo incessante le indagini per cercare di scoprire la verità sulla morte di Domenico Maurantonio, il diciannovenne del liceo "Nievo" di Padova, che ha perso la vita precipitando dal balcone dell'hotel "Da Vinci" di Milano, dove si trovava con la scuola in occasione dell'Expo. Non sono ancora emersi elementi decisivi ai fini di una svolta in questo delicato caso di cronaca nera. Sono ancora da chiarire le dinamiche della caduta che hanno portato a questa tragica scomparsa, avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 maggio. Nelle ultime ore, però, come riportato dal sito "Urbanpost", che si sta occupando a fondo del caso, sono emerse importanti novità dai primi esami cinetici compiuti dagli investigatori.
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Ultime news Domenico Maurantonio, spunta una nuova ipotesi shock: ecco i retroscena
Secondo i primi risultati delle analisi cinetiche, Domenico Maurantonio sarebbe caduto "a piombo" da quinto piano dell'albergo; inoltre, è emerso che Domenico Maurantonio era inposizione fetale. Ai lati del suo cadavere sono sono stati trovati i suoi indumenti (mutande e calzoncini). Nell'ultima puntata di "Pomeriggio Cinque", il giornalista esperto di cronaca nera, Giangavino Sulas, ha esposto le due ipotesi più accreditate sul caso. La prima tesi è che Domenico Maurantonio non sarebbe stato ubriaco prima di precipitare: tale ipotesi sarebbe provata dal fatto che sono state trovate delle impronte sul balcone, segno che Domenico si sarebbe aggrappato al davanzale prima di morire.
La seconda tesi è che il diciannovenne sia precipitato già in stato di incoscienza. Ed è proprio qui che sono sorti i dubbi di Giangavino Sulas: Domenico Maurantonio sarebbe stato privo di sensi per la grande quantità di alcol ingerita o perchè già morto durante la caduta? Si tratta di una tesi non confermata dagli inquirenti, ma, se lo fosse, significherebbe che uno o più studenti (oppure il presunto killer) avrebbero visto il volo di Domenico, tacendo il fatto e facendo finta di essere assolutamente estranei alla triste vicenda.