Arriva il giorno del processo a carico di Massimo Giuseppe Bossetti, carpentiere accusato di avere ucciso con modalità efferate Yara Gambirasio, tredicenne di Brembate sottratta tragicamente all'affetto dei suoi cari a soli 13 anni, quando la vita sembra offrire qualsiasi possibilità.

E' stato davvero lui?

Era il 26/11/2010 quando in paese si sparse la voce dell'improvvisa sparizione della piccola. Il suo cadavere fu infine trovato in un campo. Sul suo corpo c'erano alcune ferite da taglio. Per alcuni erano state provocate da un unico coltello, per altri (gli avvocati di Bossetti) sono state causate da tre armi differenti e dunque potenzialmente da due o addirittura tre persone. La prima domanda che ci dobbiamo porre è infatti questa: Bossetti, se davvero è stato lui, era solo o coadiuvato da terze persone? Non è una differenza sottile, perché il grado della sua responsabilità penale potrebbe essere molto diverso.

Preoccupazione per la sicurezza in tribunale

Questo tipo di processi attira sempre l'attenzione dell'opinione pubblica. L'uomo si è sempre professato innocente. Il processo a Bossetti comincia il 3 luglio 2015 nel tribunale di Bergamo. C'è un po' di preoccupazione per l'ordine pubblico e allo scopo di evitare problemi il dr. Ezio Siniscalchi, presidente del tribunale, ha chiesto l'installazione di un terzo metal detector. Sarà inoltre proibita l'introduzione di ogni tipo di cellulare o videocamera. Tre militari assicureranno la sicurezza e si potrà assistere alle udienze solo seduti in modo da poter tenere meglio sotto controllo la situazione. Nel carcere di Bergamo Bossetti è stato a lungo tenuto in isolamento perché la posizione di chi è accusato di avere ucciso un minore è sempre molto delicata. "I bambini non si devono toccare." è un vecchio principio d'onore della malavita e proprio per questo Bossetti ha avuto iniziali problemi d'inserimento nella vita carceraria.



Fino a condanna definitiva Bossetti deve essere considerato non colpevole perché questo prevede il nostro ordinamento e la nostra Costituzione. Per i rilievi autoptici Yara Gambirasio è morta per ipotermia e cioè per il forte freddo notturno, sfinita e resa inerme dalle ferite da taglio riportate.