Continua ad emergere il preoccupante fenomeno della presenza, in Italia, di cellule legate all'Isis. Gli ultimi militanti scoperti dalle forze dell'ordine sono un pakistano e un tunisino, arrestati prontamente a Brescia. I due estremisti islamici si occupavano di fare propaganda sul web e, contemporaneamente diffondevano messaggi minacciosi e tenevano d'occhio "obiettivi sensibili" per progettare eventuali attentati terroristici.

Nel mirino dei terroristi, oltre al Duomo di Milano e al Colosseo di Roma, anche l'Expo

I militanti dell'Isis scoperti e arrestati dalla polizia di Brescia, avevano creato uno specifico account Twitter "Islamic_State in Rom", attraverso il quale si preoccupavano di diffondere messaggi propagandistici per chiamare a raccolta tutti gli islamici presenti in Italia.

Inoltre, gli inquirenti hanno trovato delle vere e proprie minacce al nostro Paese con lo slogan: "Siamo nelle vostre strade. Siamo ovunque". Tra i tweet minacciosi, ce n'era uno che, apertamente, annunciava che stavano studiando gli obiettivi da colpire in vista "dell'ora X".

Nel profilo Twitter dei miliziani dell'Isis scoperti a Brescia, c'erano numerose immagini di luoghi e monumenti simbolo dell'Italia. Tra i più gettonati, il Duomo di Milano e il Colosseo di Roma. Molto presente il capoluogo lombardo, poiché sono state rinvenute anche immagini della metropolitana e addirittura dell'Expo che, dunque, potrebbe essere nel mirino dell'Isis. I terroristi tenevano d'occhio anche i movimenti della polizia e delle forze dell'ordine, forse per capire in quali momenti gli obiettivi da loro scelti erano meno controllati e, di conseguenza, più facili da colpire.

Dalle indagini e dalle intercettazioni effettuate dalla Digos e dagli agenti della Polizia Postale, è emerso come il pakistano e il tunisino non fossero semplicemente dei fanatici, ma veri e propri militanti dell'Isis, che portavano avanti con scrupolo e continuità, la loro attività di propaganda terroristica sul web, sfruttando soprattutto i social network.