La madre di Marco è disperata per la perdita del suo unico figlio, ma allo stesso tempo arrabbiata. E' arrabbiata a causa dell'alone di omertà che circonda la reale fine di suo figlio, è arrabbiata per la freddezza dei suoi consuoceri che non hanno versato una lacrima per la morte del ragazzo, è arrabbiata inoltre, perchè la morte del suo figliuolo non ha apparentemente un valido motivo. Ecco cosa ha dichiarato la donna dopogli ultimi risultati delle indagini: "Pistola e proiettile erano in camera del fratello della fidanzata di mio figlio, perchè?
Il primo pensiero della famiglia Ciontoli è stato quello di occultare e depistare, il fatto non è avvenuto in bagno". Marco Vannini, lo ricordiamo, è il 20enne ucciso con un colpo di pistola, mentre si trovava a casa della fidanzata. Ancora incerte le reali dinamiche e se tale omicidio sia stato colposo, oppure volontario, fatto sta che Marco poteva salvarsi, il tempo c'era, ma ciò non è accaduto.
L'indifferenza glaciale della famiglia Ciontoli
Intanto Martina Ciontoli, la ragazza di Marco, è ultimamente apparsa sorridente in un selfie con le amiche durante una festa a Roma. La giovane aveva pubblicato la foto in questione su internet, ma è stata rimossa subito dopo. La ragazza appare in tale immagine bella, sorridente, elegante, con un vestito rosa ed accanto ad alcune amiche.
Alessandro, il cugino di Marco, ha così commentato la freddezza ed il distacco di Martina, a solipochi mesi dalla morte del suo "amore": "Non ci serviva questa foto per capire chi sei, Come fai a ridere?". Eppure il povero 20enne è morto dopo una lunga agonia, soffrendo probabilmente un dolore lancinante a causa della pallottola che lo aveva ferito accanto al cuore ed a causa della vita che a poco a poco lo stava abbandonando. Marco era bagnino, ma aveva tanti sogni nella vita, in primis quella di entrare nell'Arma dei Carabinieri e probabilmente avere in futuro una famiglia con figli, forse proprio assieme alla sua Martina.
Il suoceroindagato, ma è a piede libero
Il suo assassino è a quanto pare lo stesso suocero Antonio Ciontoli, che è stato accusato di omicidio volontario.
Da quello che si è appurato, dalla casa di Antonio sarebbe stata chiamata un'ambulanza, in seguito disdetta, poi ancora una nuova chiamata al 118. Il ritardo nel soccorrere il giovane è stato, come già detto, fatale. La mamma ed il papà di Marco non si danno pace. "Me lo hanno ammazzato" ha dichiarato la madre ed ha aggiunto: "Se fosse stato un tragico incidente, che bisogno c'era di spostare arma e bossolo?". L'omicidio, da quello che ha affermato il Ciontoli, sarebbe avvenuto in bagno, dove Marco si stava lavando. Il tutto sarebbe accaduto, sempre secondo le dichiarazioni del suocero, per pura fatalità: l'uomo sarebbe entrato per prendere una pistola, che per sbaglio stava facendo cadere nella vasca in cui si trovava il genero e mentre la stava recuperando, l'arma avrebbe esploso un colpo, ferendo lo stesso Marco.
Strano però che in bagno non sia stata trovata la minima traccia di sangue.
Le indagini proseguono
Secondo alcune indiscrezioni, ai componenti della famiglia Ciontoli sarebbe stato prelevato del DNA, dopo essere stati per l'ennesima volta interrogati dalle forze dell'ordine in caserma per circa due ore. Eppure Antonio Ciontoli sembra essere molto sicuro di sè, è indagato certo, ma è tranquillamente in libertà. La freddezza di quest'uomo e della sua famiglia è alquanto inquietante e ciò lascerebbe molto spazio alla fantasia.