Operazione della Polizia Postale contro il Deepweb: fermato un italiano responsabile del principale portale di materiale pedopornografico. Una rete parallela, occulta, non raggiungibile dai normali motori di ricerca, alla quale si accede tramite programmi che consentono di navigare in perfetto anonimato, e proprio per questo utilizzato per traffici illeciti di ogni tipo. Si tratta di un marketplace, simile ai tanti che rappresentano negozi online specializzati (come quello che vende armi, quello che vende droga, o quello in cui si danno appuntamento i pedofili per scambiarsi foto e filmati fatti a bambini e ragazzine).
Decine di perquisizioni ed ore di pedinamento hanno permesso ai tecnici del Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia online, una costola della Polizia Postale in collaborazione con Europol, di risalire all’italiano che gestiva il principale portale di questo tipo all’interno del deepweb.
I suoi clienti cercavano soprattutto materiale di nuova produzione, ovvero foto e video girati di recente. Lo hanno bloccato e, per la prima volta, hanno sequestrato anche 11mila wallet (i conti online pieni di criptomoneta, il denaro utilizzato per fare acquisti in questa rete parallela, molto più estesa di quella internet alla quale ci connettiamo ogni giorno per lavorare, navigare o scambiare email).
Di recente, il Trend Micro Forward-Looking Research Team ha stilato un rapporto secondo il quale sul Web profondo si possono svolgere un gran numero di attività illecite e criminali, quali l’acquisto di cittadinanze (molto gettonata quella americana), pagamenti ransomware (riscatti per liberare un pc infettato da un malware che lo blocca), Bitcoin (moneta elettronica virtuale) riciclati, e perfino noleggiare ed, ovviamente, pagare assassini.
Sembrano quasi storie tratte da romanzi di fantascienza cyperpunk, ma sono realtà.
Non ci vuole molto per entrare nel Deepweb, e nella rete normale ci sono molti siti che lo spiegano esaurientemente. In teoria, basta scaricare un software chiamato TOR che, tramite l’uso di Firefox, permette di navigare con il proprio indirizzo occultato per accedere a domini nascosti o bannati nella rete ufficiale.
I dettagli dell’operazione, denominata Babylon, verranno diffusi in giornata.