Il primo cittadino di Vagli, Mario Puglia, non l'aveva certo mandata a dire: il bacino lacustre che si estende in prossimità del borgo gestito dall'amministrazione da lui presieduta, creato artificialmente nel 1953, avrebbe dovuto sottoporsi a svuotamento temporaneo nell'estate del 2016, in modo da restituire alla luce l'antico villaggio fatto progressivamente inondare proprio durante gli anni di costruzione della diga.
La diatriba
In merito alla possibile riemersione pilotata di Fabbriche di Careggine - questo il nome dell'antica frazione che si trova attualmente sul fondo del lago artificiale - Puglia si era espresso non solo a mezzo stampa, ma anche a chiare lettere sul profilo Facebook personale, in un post datato 29 maggio che aveva generato un interesse enorme sulla vicenda, ridestando speranze nei molti turisti, curiosi, nostalgici e viaggiatori che aspettavano questa notizia dal 1994, anno in cui è avvenuto l'ultimo svuotamento previsto dall'allora piano di revisione.
L'esito definitivo
Ora, dopo settimane di trepidante attesa del sì definitivo, ecco che Enel, ente proprietario della diga, prende finalmente la parola: la risposta alla richiesta del sindaco di Vagli di Sotto, è ufficialmente no. La multinazionale e l'Autorità del Bacino, dunque, respingono in toto l'ipotesi di svuotamento e frenano così, in un colpo solo, sia l'ondata di entusiasmo degli ipotetici visitatori, sia la grande aspettativa creata attorno alle sicuramente ragguardevoli prospettive di indotto turistico che l'evento avrebbe comportato per le casse del territorio.
La fumata nera di Enel, che a scanso di ogni dubbio ha dichiarato di non prevedere alcuna riemersione né nel breve, né nel medio termine, è dovuta a motivi tecnici: i materiali impiegati in diga nelle revisioni recenti, infatti, hanno caratteristiche tali da non giustificare la necessità di un controllo periodico in tempistiche relativamente imminenti, tanto più che l'operazione priverebbe la zona della sua principale risorsa idrica di riserva per tutto il periodo relativo alla manovra di scolo.
Il sindaco Puglia commenta su Facebook
Il battagliero primo cittadino, sempre sulla bacheca del proprio account del social di Zuckerberg, in un commento del 5 luglio scriveva: "..noi facciamo il possibile per svuotare il bacino idroelettrico di Vagli di Sotto, che porterebbe un flusso turistico per tutte le amministrazioni.
ENEL mostra resistenze perché ci perde un pochino di produzione elettrica, e relativo ricavo, avete visto altri sindaci prendere posizione? Le opere che noi facciamo sono al 90% fondi comunitari e simili. Tutti su progetti credibili potrebbero intervenire. E così formeremo una rete di opere turistiche per tutta la provincia, mare escluso". Nonostante gli indubbi ed evidenti sforzi, tuttavia, le luci su Fabbriche di Careggine, in concreto, si spengono di nuovo.