Tino, il papà di Eligia Ardita (35 anni), è convinto più che mai della veridicità delle sue ipotesi. Ecco cosa ha affermato l'uomo in una recente intervista, riguardo le importanti testimonianze di un vicino di casa della figlia: "Questa testimonianza è fondamentale, ne sono certo, la mia Eligia è stata uccisa dal marito durante una lite. Lui l'ha colpita alla testa ed ha poi ripulito la casa chiamando in seguito i soccorsi, fingendo che stesse male. Invece era già morta". Il vicino in questione, avrebbe infatti sentito delle urla a casa della giovane ed in seguito alcuni rumori sospetti.
Con Eligia è deceduta anche la bambina che aveva in grembo, l'amata e desiderata nipotina (il cui nome doveva essere Giulia) che nonno Tino non potrà mai abbracciare. La donna svolgeva l'attività di infermiera, credeva molto nell'amore e adorava suo marito Christian Leonardi. Il giorno del suo matrimonio era una ragazza felice e raggiante, peccato però che del consorte non si possa dire la stessa cosa: il Leonardi aveva infatti tradito varie volte sua moglie.
I sospetti suChristian Leonardi
I sospetti sul marito di Eligia, come assassino della moglie, sono abbastanza forti, sospetti peraltro alimentati dagli stessi genitori della donna, il già menzionato Agatino Ardita e la madre Graziella. I due infatti non hanno mai creduto che la figlia fosse morta per un malore.
Agatino ha affermato: "Dall'autopsia è emerso che Eligia aveva delle ecchimosi in testa, provocate forse da un'azione violenta". L'uomo ha poi fatto un'affermazione piena di buonsenso che fa riflettere: "Eligia era una brava infermiera, se si fosse sentita male, avrebbe chiamato i soccorsi, sapeva come proteggere la bimba che portava in grembo".
Un regalo sgradito ed inopportuno
Christian non sembra così sofferente per la morte di sua moglie, anzi, ha preferito scherzarci sopra il giorno del compleanno del suocero, tramite un gesto carico di disprezzo e sarcasmo. Infatti, in tale giorno, l'uomo ha inviato ad Agatino una torta dalle sembianze disgustose e volgari e non entreremo nei dettagli, perchè descriverla ci nausea non poco e non lo faremo anche per rispetto di voi lettori. Le indagini proseguono, si spera che presto la verità venga a galla.