Una carabina e munizioni di diverso genere sotto sequestro nel corso di un controllo effettuato dalla polizia nell'abitazione di un sessantenne, a Gela, precisamente in un appartamento al quinto piano di un edificio della zona di "Macchitella". L'arma ad aria compressa, calibro "4.5", in perfetto stato di conservazione, è stata rinvenuta nella camera da letto: era celata sull'armadio. Trovata anche una scatola contenente piombini. Perquisito pure il garage di proprietà dell'uomo, dove è stato rinvenuto un involucro con venti cartucce di pistola calibro "7.65".
Per il sessantenne è scattata immediatamente la denuncia alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale gelese, per detenzione abusiva dell'arma e del munizionamento.
Probabili accertamenti balistici
Attualmente è al vaglio della stessa Autorità giudiziaria l'opportunità di avviare esami e accertamenti di natura balistica sull'arma posta sotto sequestro dalla polizia. Il controllo a carico del sessantenne è scaturito da sospetti degli agenti, poi rivelatisi fondati, in merito alla disponibilità della carabina e delle munizioni detenute illegalmente. È bastato eseguire un'attenta perquisizione per chiudere il caso, che ha impegnato diversi poliziotti della Squadra mobile in sinergia con i colleghi del Commissariato di Gela.
Già ritirate 120 armi dalla Questura nissena
Proprio recentemente la Questura di Caltanissetta aveva ritirato un massiccio numero di armi, complessivamente centoventi, destinate alla rottamazione: 55 pistole e 65 fucili, sulla base di quanto previsto dal Decreto legislativo 121 del 2013, che prevede l'obbligo, da parte dei detentori di un'arma, di presentare un'idonea certificazione medica all'Autorità di pubblica sicurezza, per la verifica di eventuali patologie che influiscano sulla capacità d'intendere e di volere. Non ammessi, inoltre, nè l'uso di droga né l'abuso di bevande alcoliche. L'alternativa per "i non in regola" era la cessione delle armi a persone con i requisiti necessari, previsti dalla legge.