John Elledge e Whitney Alexander, per il giorno più importante della loro vita, quello del matrimonio, hanno proposto, contestualmente al menù nuziale, l'assaggio di ben 13 tipi differenti di erba contenuti in altrettanti vasetti. La coppia si è sposata in Oregon quest'anno ma il ricevimento si è tenuto nel vicino stato della California dove il consumo di Marijuana non è illegale. Addirittura John, lo sposo, la coltiva personalmente. L'evento, organizzato tramite un'agenzia, ha riscosso grande successo. Inoltre, un inserviente (che potremmo definire 'barista delle erbe') si è occupato di monitorare i consumi degli invitati tenendoli sotto controllo, considerando che, seppur per un solo giorno, l'uso eccessivo di tali sostanze può provocare danni seri alla salute.
Un mondo che va sempre più a rotoli
La verità è che dagli Stati Uniti giungono spesso esempi molto negativi. Cosa dobbiamo più aspettarci se c'è una poliziotta che gira film per adulti? Continuando di questo passo non ci sarà più limite alle idiozie, che già sono tante. Se è vero che in quello stato, ossia la California, l'uso della marijuana è legale, è altrettanto logico supporre che esista il buon senso che suggerirebbe di evitare certe situazioni a prescindere, ancor più considerando il contesto e cioè il matrimonio. La noia, il consumismo, le mode, il protagonismo a tutti i costi e la stupidità dilagante rappresentano un cocktail micidiale di quest'epoca dal quale sembra davvero difficile sottrarsi.
Dopo queste nozze 'alle erbe' qualche altra coppia potrebbe prendere spunto e pensare di invitare delle escort o dei gigolò per rallegrare la festa, tanto per dirne una. Un'altra chiave di lettura risiederebbe nel fatto che magari il signor John cercava di farsi semplicemente un po' di pubblicità per poter vendere meglio i prodotti che personalmente coltiva.
In ogni caso si dovrebbero gestire e risolvere molto meglio certe questioni spinose, a volte arenate tra il legale e l'illegale, una volta per tutte. Prendiamo l'Italia, un esempio classico può essere fornito dalle prostitute: hanno voluto vietare a tutti i costi le case chiuse dove ci potrebbero essere di sicuro maggior igiene e controlli sanitari però poi è lecito che queste donne (italiane o straniere che siano) stiano in mezzo alla strada, sporche ed esposte ad ogni sorta di rischio.