Papa Francesco domenica 27 settembre ha salutato le Americhe, ed il suo commiato lo ha pronunciato al meeting delle famiglie dove ha saldato l’amore famigliare alla domanda 'Che mondo vogliamo lasciare ai nostri figli?’. È la conferma della priorità assoluta data all’urgenza di un ecologismo integrale. E non può passare sotto silenzio per gli americani il modo con cui ha annunciato di aver incontrato alcune vittime di abusi sessuali.

L'incontro con i vescovi

Nel corso di una cerimonia con circa 300 vescovi nella cappella di San Martin, nel seminario di San Carlo Borromeo aPhiladelphia, il Papa ha dichiarato che 'i crimini, peccati di abuso sessuale di minori non possono essere tenuti nascosti per più tempo ancora'.Il Papa ha promesso 'la sorveglianza della Chiesa' e ha stabilito che 'tutti i responsabili dovranno rendere conto'.Le parole di Francesco sono arrivate solo dopo l'incontro con i bambini maltrattati: 'Sono profondamente dispiaciuto, anche Dio piange'.

Inoltre ha lodato in questo tour in Nord America il coraggio della curia per l’aver fatto luce su alcuni casi, anche se non hanno posto l’accento sulla sofferenza delle vittime.

La sofferenza dei bambini è scolpita nel suo cuore

Ha inoltre esclamato che terrà scolpita nel cuore la sofferenza dei bambini che sono stati abusati sessualmente dai sacerdoti, sottolineando la vergogna causata da persone che dovevano avere cura di quei bambini e che invece hanno causato loro gravi danni: ‘Le vittime di abuso sono diventate araldi della speranza e veri ministri della misericordia, ed a loro ed alle loro famiglie dobbiamo umilmente la nostra gratitudine’.

‘I crimini ed i peccati degli abusi sessuali sui minori non possono essere tenuti nascosti’, e promette che i responsabili ne risponderanno.

Il viaggio nelle istituzioni, al Congresso, all’Onu, è stato soprattutto un dialogo coni cittadini americani e del mondo.

C'è inoltre la richiesta di due esami di coscienza sui dimenticati, i diseredati, le guerre, le inefficienze, le burocrazie, gli interventi militari: tutte cose dannose. Richiami che non possono non ricordare quelli formulati da Cuba. Servono persone, non idee.