Ad inizio mese la Finlandia, come da tradizione dei paesi nordici, aveva dato una lezione di accoglienza e solidarietà al resto d'Europa, attraverso le parole del suo Primo Ministro in carica Juha Sipila, il quale aveva annunciato di voler dare, qualora ce ne fosse bisogno, la propria abitazione per dare ospitalità ai profughi in fuga dal medio-oriente che stanno entrando in Europa.Il gesto del Premier finnico applaudito da tutti, ma imitato da pochi, seguiva la dichiarazione dello stesso tenore fatta dall'ex Primo Ministro socialista ungherese, che però non essendo in carica stonava con l'indirizzo dato alla questione da parte del Governo eletto di Budapest, il quale infatti procede oggi con misure dure e controlli serrati sul flusso migratorio suscitando invece qualche polemica tra gli stati dell'Unione Europea.

La Finlandia, come ormai quasi la totalità dei paesi aderenti all'UE,si è attrezzata con centri di accoglienza ed un piano organizzato per reggere l'urto di una situazione, fino a qualche mese fa, lontanissima da lei. Tutto questo non senza alcune polemiche interne, perché il partito euroscettico "Veri finlandesi" contesta i passi fatti dall'Europa Unita in questa vicenda, così come in altre questioni.

Manifestazioni razziste

Mala Finlandia è una delle frontiere più tranquille e sicure per i profughi che cercano speranza fuggendo dal dolore? A quanto pare no. Se da una parte il paese nordico si dimostra aperto e sensibilmente coinvolto dalla questione, dall'altra rischia di essere travolto dalle proteste dei movimenti razzisti.

ALahty,nelle vicinanze di Helsinky, c'è stata una marcia di protesta proprio davanti ad uno dei centri predisposti per l' accoglienza. La manifestazionenon è stata violenta e nemmeno ha avuto più di tanto successo. Tuttavia, spiccano le immagini di alcuni manifestanti vestiti e mascherati come membri del Ku Klux Klan, il movimento razzista ed estremista che nel paese nordico pareva non aver mai attecchito.

Immediate le reazioni politiche interne, che attraverso un comunicato del Governo e firmato anche dal partito euroscettico dei "Veri Finlandesi", hanno evidenziato come gli stessi movimenti politici tengono a precisareche la Finlandia è un paese aperto e tollerante e la popolazione ha un approccio positivo nei confronti dei migranti. Il partito dei"Veri Finlandesi", nei giorni scorsi aveva però chiesto al Governo, proprio in tema di immigrazione, leggi più dure ed una minor tolleranza.