Qualche settimana fa, abbiamo parlato dell'iniziativa del presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, in merito al ricorso presentato alla Corte Costituzionale contro la riforma Buona Scuola, iniziativa che ha costituito un precedente assoluto, in quanto la prima intrapresa contro la legge 107 voluta dal Presidente del Consiglio Renzi e dal ministro Giannini. L'iniziativa della regione veneta è stata poi, tra l'altro, imitata dalla Puglia e dal governatore della regione, Michele Emiliano.

Luca Zaia si rivolge al Miur: 'Troppi certificati medici dei docenti il primo giorno di scuola'

Torna alla ribalta ancora una volta, l'onorevole Luca Zaia, attraverso alcune dichiarazioni che non mancheranno certamente di destare nuove polemiche. Intervenendo ai microfoni di Radio Cortina, Zaia, infatti, ha invitato il Ministero dell'Istruzione ad effettuare dei tempestivi e celeri controlli sullo strano aumento di certificati medici presentati negli ultimi giorni dai docenti.

Il Presidente della Regione Veneto si chiede come sia possibile che, per il primo giorno di Scuola, si possano riscontrare così tante assenze per malattia: 'bisogna fare dei controlli a tappeto non solo nei confronti dei docenti, ma anche verso i medici' ha sottolineato Zaia ' e se qualcuno ha sbagliato, è giusto che lo si punisca, anche attraverso la chiusura dell'ambulatorio'.

L'esponente della Lega Nord ha sottolineato come, in questi giorni, gli ispettori si occupino di andare a controllare chi sta lavorando nei vigneti, per vedere se ci sono pensionati oppure studenti.

Scuola, scandalo pensioni di invalidità docenti a Torino: due medici arrestati

Le dichiarazioni di Zaia sui certificati medici degli insegnantifanno seguito alla notizia, proveniente da Torino, di uno scandalo riguardante i dipendenti pubblici per centinaia di pratiche riguardanti pensioni di invalidità 'comprate'.

A questo proposito sono stati arrestati due medici, accusati di aver ricevuto somme di denaro in cambio della documentazione necessaria per avviare le pratiche relative alla pensione da invalidi. Uno dei due, il dottor Enrico Quaglia, era proprio il professionista di riferimento per gli insegnanti: in genere, la tangente da sborsare ammontava a 5.000 euro.

La pratica sospetta dei due medici sarebbe stata scoperta in seguito ad un esposto anonimo che ha segnalato lo strano caso di un'insegnante che era riuscita a ottenere la pensione di invalidità dopo aver preso due pallonate in faccia dai suoi alunni.