Il giovane studente di Cecina Elia Barbetti, che ha trovato una morte assurda durante una gita scolastica, è stato cremato per volontà dei familiari. La cerimonia funebre si terrà a S. Vincenzo il 22 ottobre 2015, nella chiesa di Sant’Alfonso. La vicenda ha profondamente scosso l'opinione pubblica in quanto avvenuta a breve distanza da una morte simile, quella di Domenico Maurantonio. Questo fatto ha riproposto la delicata tematica della sicurezza dei giovani durante le gite scolastiche. Si cerca ancora di ricostruire l'esatta dinamica di una vicenda che ha visto un ragazzone di 1,80, sportivo e nel pieno delle forze, cadere nel vuoto in piena notte, da un davanzale alto poco più di un metro, mentre i colleghi di stanza, storditi da qualche spinello, non si sono accorti di nulla.

Analogie

Anche nel caso di Domenico Maurantonio, il 19enne di Padova, nessuno si era accorto di nulla ma il giovane è caduto da una finestra del corridoio dopo essere uscito dalla camera dove alloggiava. Il caso di Elia Barbetti è agghiacciante perché si fatica a credere che un ragazzo possa trovare la sua fine nel corso di una gita semplicemente cadendo da una finestra. Per ora una delle ipotesi su cui si sta lavorando è la congestione alimentare. Secondo quello che riferiscono i colleghi, Elia aveva dato segni di malessere dopo la cena. Sul suo corpo non sono stati trovati segni anomali, ma solo quelli connessi alla caduta, visto che prima di cadere a terra ha sbattuto contro un muro.

Chi era

Elia Barbetti viene oggi descritto da chi lo conosce come un ragazzo pieno di vita, amante dello sport e pieno di amici. Era un giovane di bell'aspetto che non aveva motivo di suicidarsi. Gli esami tossicologici disposti dalla procura saranno utili a capire cosa è avvenuto e quali sostanze il giovane aveva effettivamente assunto.

in questi giorni non sono mancate le polemiche circa le gite scolastiche. Due giovani morti in pochi mesi sono troppi per non porsi degli interrogativi inquietanti non solo sulla sicurezza in gita, ma anche sul cosiddetto "disagio giovanile". Le indagini continuano, anche per capire chi ha ceduto le dosi di marijuana ai giovani i quali, è bene ricordarlo, hanno ammesso di avere fumato spinelli. Non basta però questo a chiarire le cause della caduta rovinosa di Barbetti dal sesto piano dell'albergo dove alloggiava, nel capoluogo lombardo.