Sembrano essere arrivate alla svolta le indagini relative al delitto di Pordenone nel quale sono stati barbaramente uccisi i due fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza. C'è infatti il nome di un sospettato, indagato per il duplice omicidio: si tratta di Giosuè Ruotolo, militare come Trifone e suo ex compagno d'appartamento. L'uomo è stato sottoposto martedì 6 ottobre a otto ore di interrogatorio dove avrebbe contraddetto la sua precedente versione dei fatti.

Prosegue, invece, il processo contro Massimo Bossetti, unico indagato per l'omicidio di Yara Gambirasio.

L'ultima udienza è stata effettuata a porte chiuse, in quanto era in programma l'esposizione delle immagini del corpo della tredicenne.

Rinasce invece la speranza in Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa da casa l'1 settembre del 2004. Una ragazzina l'ha contattata su Facebook dicendo di essere sua figlia.

Delitto Trifone Ragone e Teresa Costanza: l'sms sospetto della fidanzata di Giosuè

Sono tanti i punti che non tornano nella deposizione di Giosuè Ruotolo. Il sospettato ha infatti ammesso di essersi trovato nei pressi del luogo del delitto, quella tragica sera del 17 marzo. Ha raccontato di non aver parcheggiato l'auto perché non c'era posto e di avere deciso di andare a correre, anche se poi faceva freddo e aveva desistito.

Ma c'è anche un messaggio della sua fidanzata che non convince. Poco dopo il delitto, la giovane aveva scritto a Giosuè chiedendogli se aveva fatto qualcosa che lei non sapeva. Lui aveva replicando invitandola a stare tranquilla. Ma a cosa si riferiva?

Denise e Yara: gli aggiornamenti di oggi 8 ottobre

Solo qualche giorno fa Piera Maggio aveva subito l'ennesima delusione dopo che Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise, era stata assolta dall'accusa di sequestro di persona.

Ma nella donna, potrebbe essere rinata una nuova speranza: intervistata da Chi l'ha visto mercoledì 6 ottobre, Piera Maggio ha raccontato di avere ricevuto su Facebook il messaggio di una ragazzina, tremendamente somigliante a Denise, con la frase: 'Sono Denise, mamma'. Il pubblico della trasmissione avrebbe riconosciuto tale immagine, si attendono maggiori dettagli a proposito.

Passando, invece, al processo a Massimo Bossetti, l'udienza svolta il 6 ottobre è stata svolta a porte chiuse. Si è tenuta infatti la deposizione di Cristina Cattaneo, la anatomopatologa che ha effettuato l'autopsia sul corpo della povera Yara Gambirasio. Tale testimonianza ha richiesto l'ausilio di immagini molto forti che avrebbero potuto turbare il pubblico presente. In aula sono invece rimasti i giornalisti oltre che Bossetti, al quale è stato concesso di sedere al fianco degli avvocati difensori.