Non si fermano le indagini per cercare di scoprire la verità su quanto accaduto a Trifone Ragone e Teresa Costanza, la coppia di Pordenone assassinata sette mesi fa nei pressi del Palazzeto dello Sport "Crisafulli". L'unico indagato per duplice omicidio è un conoscente di Trifone Ragone, Giosuè Ruotolo, commilitone ventiseienne di origini campane. Il ragazzo è stato interrogato per circa nove ore dagli inquirenti e ha ammesso di essere stato nei pressi del luogo dell'omicidio il 17 marzo, il giorno in cui è avvenuto l'orrendo crimine. Ruotolo ha dunque cambiato la sua versione dei fatti e tale dettaglio non fa che aumentare i sospetti degli inquirenti su di lui.

Perchè infatti, durante il primo interrogatorio aveva dichiarato di essere rimasto a casa la sera del delitto? Non è ancora molto chiara posizione dell'indagato; ecco tutti i dettagli delle ultime indiscrezioni su questo intricatissimo caso.

Delitto di Pordenone, sms sospetto della fidanzata di Ruotolo

Durante l'ultima puntata de "La Vita in diretta", Andrea Biavardi, direttore del settimanale "Giallo", ha fatto riferimento ad un messaggio molto sospetto inviato a Giosuè Ruotolo dalla sua fidanzata proprio la sera del 17 marzo, giorno in cui Trifone Ragone e Teresa Costanza vennero brutalmente uccisi: "Amore, hai fatto qualcosa che non mi hai detto?", è questo il testo dell'sms ricevuto dall'indagato.

Il testo può far pensare che quella sera Ruotolo avesse assunto uno strano comportamento. Perchè, infatti, il messaggio è stato inviato proprio il giorno dell'omicidio dei due fidanzati di Pordenone? Ruotolo, inoltre, ha risposto al messaggio della fidanzata più di un'ora dopo, scrivendo di non avere fatto nulla di strano. Nell'ultima puntata di "Chi l'ha visto", invece, Marco Martani, il Procuratore che si sta occupando delle indagini ha affermato: "Giosuè Ruotolo ha negato di avere avuto contrasti o astio con Trifone Ragone.

Federica Sciarelli ha poi fatto luce sull'autopsia del medico legale, dalla quale è emerso che i due fidanzati di Pordenone sarebbero stati assassinati da un conoscente, come mostra la posizione in auto di Trifone, in procinto di mettere in moto dopo avere probabilmente parlato con un amico, quindi non in una situazione di tensione. Al momento, comunque, Ruotolo rimane l'unico indagato.