Intervento della Polizia, a Caltanissetta, per porre fine a contrasti tra due parenti scaturiti da una successione testamentariache sostanzialmente ha diviso un gregge di pecore in due. Il problema? Tutte le volte che vengono portate al pascolo, le stesse pecore si riuniscono creando una situazione che genera malumori, discussioni e disagi tra i rispettivi proprietari. Dopo una chiamata al numero d’emergenza, gli agenti sono intervenuti in contrada Gibil Gabib. Qui un allevatore ha spiegato che le sue pecore si trovavano all'interno del recinto del confinante, nell’allevamento di proprietà di un parente, e che quest’ultimo non gliele avrebbe riconsegnate.

La soluzione? Il “piercing” degli ovini

Dinanzi ai poliziotti, impegnati in un caso diverso dalla solita routine, il primo allevatore ha evidenziato che per gli animali è naturale e istintivo riunirsi nel gregge originario, essendo cresciuti nello stesso. Nell’ultima circostanza, alcune pecore si sono aggregate all’altro greggee da quel momento non sarebbero state più restituite al proprietario. I poliziotti hanno sentito anche la controparte, che ha confermato la possibilità che alcune pecore del gregge vicino si trovassero tra le proprie, aggiungendo che nei prossimi giorni sarà trovata una soluzione definitiva. Quale? Alla presenza di un operatore di un’associazione di allevatori si procederà al conteggio delle pecore, e uno dei proprietari applicherà orecchini identificativi agli animali, una sorta di “piercing”, per riconoscerli durante gli spostamenti.

La quiete dopo l'ennesima discussione

Riportata la calma tra i due parenti, i poliziotti hanno invitato entrambi a risolvere la questione pacificamente, dopo averli informati delle facoltà di legge per tutelare le proprie posizioni. Con gli orecchini, le pecore dovrebbero essere perfettamente riconoscibili dal proprietario anche se dovessero finire in un gregge diverso. In tal modo anche i due parenti potrebbero ritrovare la serenità perduta dopo le continue discussioni degli ultimi tempi.