Il momento peggiore è sicuramente stato l'arrivo della salma della giovane dottoranda Valeria Solesin a Venezia, che l'accoglierà per l'ultimo saluto in piazza San Marco nella giornata di martedì. E ancora maggiore è la commozione alla conoscenza dei risultati dell'autopsia, necessari per comprendere come sia morta la ragazza durante l'attentato al Bataclan: sarebbero stai due colpi, il secondo letale. La notizia è stata diffusa con gli ultimi aggiornamenti Ansa della giornata di oggi 22 novembre 2015. Commuoventi anche le parole del fidanzato scampato alla strage, il quale ha dichiarato di essersi finto morto e di essere rimasto accanto alla ragazza per ben due ore, cercando di non farsi notare dai terroristi che cercavano tra le persone a terra chi cercava di salvarsi con questo espediente.

Valeria raggiunta da due colpi dall'alto

In base agli ultimi aggiornamenti, Valeria Solesin è stata uccisa da due colpi sferrati dai terroristi al di fuori del Bataclan. Un primo colpo ha raggiunto la giovane sul lato sinistro del volto mentre un secondo colpo l'ha colpita alla spalla sinistra raggiungendo il polmone. Secondo il risultati dell'autopsia, dalla traiettoria dei proiettili, si rileva che i colpi avrebbero raggiunto Valeria dall'alto. Un risultato terribile, quello che arriva dall'ospedale di Mestre, appreso dalla famiglia della dottoranda veneziana questa mattina.

Sul corpo della ragazza è stata richiesta anche l'effettuazione di una Tac per l'apertura delle inchieste della procura di Venezia e Roma. Dalla procura veneziana è stato sentito anche il fidanzato Andrea Ravagnani, il quale ha raccontato gli attimi a seguito del ferimento della ragazza, che già era stata vista ferita da una delle amiche che in quel drammatico episodio aveva raccolto la borsa per cui perderla di vista.

Un racconto che ha lasciato davvero molti dubbi, se si ripensa alle informazioni rese note a seguito della strage dei militanti Isis.

I macabri tweet sul 'massacro'

Inutile sottolineare come anche il primo tweet che vi abbiamo proposto abbia 'il senso del macabro', anche con il solo termine 'massacro', ma non è certo finita qui, in considerazione anche del fatto che non si è ben compresa la dinamica della morte della Solesin e dove fosse il fidanzato, la sorella di quest'ultimo, Chiara, e gli amici.

A oggi si parla di 'morte tra le braccia del fidanzato', quando fino a pochi giorni fa si ricercava la donna e non se ne avevano notizie, era dispersa. Inoltre arriva il racconto del fidanzato, che ha suscitato non pochi commenti e anche qualche rivendicazione sull'omissione di informazioni. Per questo motivo vi abbiamo segnalato anche il tweet sopra di Repubblica. Un pò più precisi nel racconto sono L'HuffPost, anche se resta sempre il dubbio sulla dinamica degli eventi: è anche possibile che non sia sia voluta dare subito la notizia della sua morte durante l'attentato. Giusto per farsi un'idea. Intanto aperta oggi alle 10:00 la camera ardente in Venezia a Ca Farsetti: Se desideri restare aggiornato sul caso di Valeria Solesin, clicca su 'segui', e/o vota la news se l'avrai ritenuta interessante.