Gravi accuse si aggiungonosul conto di un noto attore a luci rossee regista statunitense. Si tratta di James Deen, 29 anni, al secolo Bryan Matthew Sevilla, il quale dopo essere stato pubblicamente accusato di stupro da parte delle colleghe Tori Lux e Stoya (quest'ultima anche ex-fidanzata), lunedì 30 novembre 2015 si è visto rincarare la dose anche da una terzacollega, Ashley Fires, la quale, forse incoraggiata dalle precedenti dichiarazioni, ha deciso di rompere il silenzio e con grande lucidità ha rilasciatouna lunga intervista al magazine on line "The Daily Beast", dichiarandoesplicitamente:"mi ha violentata".

Il fatto sarebbe accaduto qualche tempo fa, proprio su un set di lavoro, al termine delle riprese che hanno visto protagonisti i due attori.

Piovono accuse su James Deen: gli sponsor si ritirano

Inutile dire comeil susseguirsi di accuse abbia creato un vortice attorno all'attore, il quale ha visto sfumare contratti ed importanti occasioni di lavoro. La casa di produzione Kink.com, miniera d'oro per giovani talenti, ha preso subito una ferma decisione, comunicando al sito web d'informazione "BuzzFeed News" di aver interrotto ogni tipo di legame professionale con l'attore, in seguito alle accuse riportate. La stessa linea di pensiero è stata adottatada John Stagliano, fondatore e presidente della casa di produzione"Evil Angel", il quale rivolgendosi allo stesso sito web d'informazione, lunedì 30 novembre 2015 ha dichiarato: "alla luce delle recenti accuse, Evil Angel ha deciso di non vendere più nessuna nuova scena avente come protagonista Deen".

Tralasciando i particolari più scabrosi delle accuse, appare però singolare il fatto che un argomento tanto grave e delicato, quello dellaviolenza sulle donne, sia stato affrontato in maniera così pubblica da parte dientrambe le parti, le giovani attrici e Deen. Le accuse e ladifesa sono state affidate anche al social network Twitter, in cui tra un tweet e l'altro Stoya racconta il graveaccaduto, accompagnandoil tutto con l'hashtag "#solidaritywithstoya", mentre Deen prontamente ribattedi essere stato vittima di accuse "false e diffamanti".