Giungono clamorose indiscrezioni per quanto riguarda il delitto di Pordenone, avvenuto più di sei mesi fa nel parcheggio del centro sportivo "Crisafulli". A rivelare le ultime news su questo complesso casoè stato "Giallo"; il settimanale ha riportato che gli inquirenti starebbero vagliando la pista dell'amore omosessuale e avrebbero fatto numerose domande a Ruotolo sulle sue tendenze sessuali.
Le indiscrezioni shock di "Giallo"
"Lo sa che nell'ambiente dei militari si vocifera che lei sia gay?", avrebbero domandato i magistrati all'unico indagato per il duplice omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza.
Ma nonè tutto: durante l'interrogatorio gli inquirenti avrebbero fatto domande specifiche a Ruotolo sul rapporto con la sua fidanzata Rosaria, la quale vive a Somma Vesuviana, il paese originario di Giosuè. Secondo le ultime indiscrezioni emerse, la ragazza di Ruotolo sarebbe molto gelosa e ossessiva e lo chiamerebbe al telefono più di una volta al giorno. I due, inoltre, avrebbero attraversato più di una crisi, a causa del loro rapporto a distanza. Gli inquirenti, dunque, non escludono l'ipotesi che Ruotolo sia omosessuale e che abbia fatto delle avances a Trifone Ragone. Il movente del delitto sarebbe dunque una delusione d'amore: dopo essere stato rifiutato dal suo collega, Ruotolo, per vendetta, avrebbe ucciso lui e la sua fidanzata Teresa Costanza.
Al momento, dunque, gli inquirenti starebbero lavorando su questa pista passionale, mai scartata in fase di indagine.
Le parole dell'avvocato di Ruotolo
L'avvocato di Giosuè Ruotolo, Mario Rigoni Stern, ha definito questa ipotesi "assolutamente fantasiosa": "Non sono emersi elementi che confermino questa ipotesi. Da parte del mio assistito non ci sono stati dei comportamenti strani o anomali.
Non mi risulta che Giosuè Ruotolo avesse provato attrazione per Trifone Ragone. Penso che non sia stato ancora scoperto il vero movente del duplice omidicidio. D'altro canto, bisogna ricordare che il mio assistito ha vissuto per molto tempo con Trifone Ragone e non ci sono stati incontri nè chiamate compromettenti", ha dichiarato l'avvocato Mario Rigoni Stern.