Rimane per ora avvolta nel mistero la morte di Anna Maria Cenciarini, la 55enne casalinga rimasta uccisa da otto coltellate nella propria casa di Varesina di Città di Castello, nell'alta Umbria. Una morte avvenuta quando in casa c'era il figlio di 21 anni, il quale ha raccontato agli inquirenti di aver visto la mamma che si stata uccidendo con un coltello e di aver dato l'allarme al padre, che al momento era al lavoro. Il marito della donna, che al momento dell'episodio era al lavoro, e l'altro figlio, 28 anni, che vive in un'altra abitazione, non riescono ancora oggi a capacitarsi di quanto sia accaduto e come sia stata possibile tutto ciò.Ad oltre ventiquattr'ore dalla morte gli inquirenti cercano di far chiarezza sull'episodio, pur se per ora non ci sono indagati.

Le indagini per omicidio verso una svolta?

Il figlio, che al momento era in casa, è stato interrogato ieri per ore ed anche oggi c'è stato un nuovo incontro. Si seguono due ipotesi: il suicidio e l'omicidio avvenuto in ambito familiare, in considerazione del fatto che in casa non ci sono segni che possano far pensare all'ingresso di altre persone. È stato posto sotto sequestro il coltello che al momento della scoperta del figlio si trovava al fianco della donna a terra. Si ha la sensazione che nelle prossime ore le indagini portate avanti dal magistrato Carmen D'Onofrio e dal procuratore aggiunto di Perugia Antonella Duchini possano arrivare ad una svolta. Gli inquirenti stando cercando di capire se possa esserci un movente e quale, sentendo anche alcuni conoscenti della donna per avere un quadro più definito e chiaro sulla sua vita, nonostante l'invito ad avere la massima cautela.

Da quanto si è appreso, Anna Maria era una donna che nella propria vita non aveva ombre e che viveva serena in famiglia, dopo essersi ritirata in pensione a causa di alcuni problemi di salute. La sua morte, in maniera così tragica, ha fatto piangere l'intera Umbria mentre il marito e il figlio maggiore della donna rimangono attoniti per l'accaduto.