“Adesso sarete contenti”. Questa la frase scritta in un bigliettino da una ragazzina di 12 anni di Pordenone che stamattina aveva deciso di farla finita lanciandosi dal balcone di casa sua . La ragazzina, che frequenta la seconda media, prima di lanciarsi nel vuoto ha pensato di scrivere due bigliettini, uno per i genitori scusandosi del gesto che da li a poco avrebbe compiuto e, il secondo, rivolto ai compagni di classe ai quali ha scritto: "adesso sarete contenti". La caduta a terra della dodicenne è stata attutita da una tapparella che ha frenato la corsa della studentessa, ma l’impatto è stato comunque violentissimo.
La ragazza è stata subito soccorsa dagli operatori del 118 che, una volta effettuate le procedure di primo intervento, l’hanno trasportata di urgenza presso l’Ospedale di Pordenone dove adesso si trova in condizioni molto gravi ed è tenuta sotto osservazione in terapia intensiva. Quando sono arrivati i soccorsi, la ragazza era cosciente, ma le fratture riportante sono tante e importanti, le prossime ore saranno decisive per capire come potrà evolversi la situazione e se potranno esserci danni permanenti.
Agghiacciante la scena che si è trovata davanti la mamma della dodicenne, una volta entrata in camera per chiamare la figlia, la donna ha notato che la finestra della cameretta era spalancata e, affacciandosi, ha visto la ragazzina distesa a terra nel cortiletto con una persona che stava cercando di soccorrerla.
Ancora una vittima di bullismo, in Italia il fenomeno colpisce il 50% degli adolescenti
Il messaggio lasciato nel bigliettino non lascia molto spazio a interpretazioni, la ragazzina era vittima di bullismo ed è per questo che voleva farla finita. Si tratta dell’ennesimo caso di bullismo, un fenomeno che, purtroppo, si accentua sempre di più.
Gli ultimi dati Istat sono davvero significativi e dicono che il fenomeno coinvolge un bambino su due.A subire atti di bullismo sono principalmente ragazzini dagli undici ai tredici anni e, al contrario di quanto magari si possa pensare, il maggior numero di episodi nelle scuole si registrano al Liceo e nel Nord Italia.