A Locri, la 'ndrangheta calabrese brucia gli scuolabus: quattordici mezzi avvolti dalle fiamme nel deposito di una ditta di trasporti. I mezzi sono andati completamente distrutti, l'azienda aveva subito in passato già altri attentati a scopo intimidatorio. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ritiene che sia in atto una strategia della tensione ad opera della criminalità organizzata allo scopo di destabilizzare le istituzioni e diffondere tra i cittadini paura e insicurezza. Ecco perchè occorre reagire di fronte ad episodi come questi.

Scuola ultime notizie 2 febbraio, bruciati 14 scuolabus a Locri: Giannini 'Mafia e 'ndrangheta come l'Isis'

Lapidario il giudizio del Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini che, in un'intervista pubblicata sul numero odierno del quotidiano 'La Stampa', paragona la criminalità organizzata all'Isis: 'Sono la stessa cosa' afferma il responsabile del Miur scuotendo la testa all'uscita dalla Camera dei Deputati. Chi ha compiuto questo gesto ignobile di bruciare gli scuolabus agisce come i terroristi islamici che stanno distruggendo le scuole e le biblioteche in Siria e in Iraq.

Ministro Giannini: 'Scuola pericoloso ostacolo alla tirannia mafiosa'

'Le fiamme che hanno colpito il trasporto degli studenti a Locri - ha sottolineato il ministro Giannini - sono un affronto al simbolo della democrazia e della legalità rappresentato dalla scuola'.

Non si tratta soltanto di un episodio 'locale' ma di un fatto grave, un'emergenza nazionale ed ecco perchè va respinta con tutte le nostre forze.

Il capo dell'istruzione italiana sottolinea come il potere della mafia si fonda sull'ignoranza e sulla paura del territorio: su questo si basa la loro tirannia, sulla sottomissione culturale, ed ecco perchè la Scuola rappresenta un importante ostacolo, un pericolo. L'obiettivo dei clan è quello di strappare i ragazzi all'istruzione, anche perchè, in tal modo, è più facile 'arruolare' i minori nell'esercito dell'illegalità: del resto la mafia e il terrorismo hanno nel mirino l’istruzione e la cultura perché ne avvertono la capacità di liberare le nuove generazioni dall'oscurantismo del passato.