Un bilancio destinato ad aggravarsi quello degli attentati del 22 marzo scorso a Bruxelles. La potenza delle esplosioni, infatti, avrebbe ridotto in fin di vita (e in condizioni gravissime) diversi sopravvissuti. Nell'ultimo giorno ne sono morti altri quattro, spazzati via dalla furia insensata dei giovani jihadisti belgi. Altre quattro persone che hanno condiviso il triste destino di Adelma Tapia Ruiz, la prima vittima ad essere identificata, ma non solo. Negli ultimi giorni l'Italia ha pianto anche la perdita di Patricia Rizzo, funzionaria dell'Unione Europea morta durante l'attacco alla metropolitana di Maelbeek.

I tempi di identificazione sono lunghi proprio a causa delle condizioni in cui sono stati ridotti i corpi delle vittime. Le bombe erano infatti state fabbricate con tanto di chiodi, pezzi di vetro e di metallo, col chiaro obiettivo di fare più morti e feriti possibili. Secondo quanto comunicato dalle autorità, fino ad'oggi sarebbero state formalmente identificate 28 vittime. A questa prima identificazione seguirà l'analisi del Dna, per dare la notizia definitiva alle famiglie.