Dopo quasi sedici anni un'amara ricostruzione: Marco Pantani, fino a quel momento dominatore assoluto del Giro d'Italiae del Ciclismo,fu estromesso dalla corsa rosa del 1999 per valori di ematocrito alterati dalla camorra. Il Pm di Forlì, costretto a chiudere il caso con possibile archiviazione ha, nelle sue ricostruzioni, stabilito questo verdetto che riscrive, seppur in ritardo, la storia di un campione annientato da cronache e turbolenti giudizi espressi nei suoi confronti sul fronte doping.
Le indagini a Forlì
Il clan camorristico minacciò un medico fino all'intimidazione: obiettivo alterare i test per ottenere l'esclusione di Pantani.
Questa la ricostruzione shock che, a fronte di un giro di scommesse altissimo contro il corridore di Cesenatico, avrebbe dovuto consentire l'esclusione la mattina di Campiglio. Pantani fuori dai giochi per salvare la camorra da pagamenti ingenti sulle scommesse clandestine: sembrano esserci pochi dubbi anche grazie ad intercettazioni telefoniche e ambientali che avvalorano pienamente la tesi. Sul fronte sportivo, i legali della famiglia del Pirata vorrebbero restituire dignità, ma nulla possono sul piano giudiziario: il procuratore potrà soltanto disporre la prescrizione visto il superamento della soglia temporale massima.
Madonna di Campiglio, la fine del ciclista
Fu proprio la penultima tappa di quel Giro d'Italia, condotto in maglia rosa senza appello, a chiudere anzitempo la carriera e forse la vita di Marco Pantani.
L'esclusione per ematocrito a 51,9%, oltre il limite consentito, scaricò sul Pirata un vortice di pressioni e critiche dal quale non riuscì più a risollevarsi. Inutili i tentativi degli anni successivi: al campione della Mercatone Uno (squadra poi sparita dal panorama ciclistico) non riuscì minimamente l'avvicinamento alle performance degli anni precedenti, a tal punto da stimolare dubbi ulteriori da parte dei detrattori. In realtà, nella sua vita era comparsa la cocaina, a grandi dosi e con grande continuità, un tunnel dentro il quale finì a braccetto con la depressione.