In nome della sicurezza. Da oltre un anno il metal detector dell'ingresso riservato al pubblico del Tribunale di Salerno è "fuori servizio". Nei giorni scorsi l'inviato di Striscia la Notizia, Luca Abete, si è recato a Palazzo di Giustizia per verificare lo stato dell'arte a distanza di diversi mesi dalle prime segnalazioni. La situazione, come è stato evidenziato nel corso del servizio, è rimasta pressoché immutata. Il sistema che dovrebbe identificarela presenza di oggetti in metallo non è stato ancora rimesso in funzione con tutte le conseguenze del caso per quanto riguarda la sicurezza del personale giudiziario ed amministrativo del Tribunale di Salerno.

Non sono mancati momenti di tensione nel corso del servizio andato in onda nel corso del tg satirico in onda su Canale 5.

Il sistema fuori uso da oltre un anno

Il carabiniere addetto alla vigilanza ha chiesto a Luca Abete ed al cameraman di allontanarsi immediatamente in quanto nonerano autorizzati ad effettuare riprese all'interno del Tribunale di Salerno. L'inviato di Striscia ha chiesto chiarimenti sulla questione del metal detector e soprattutto sul fatto che diverse persone, come mostrato nei filmati, entravano ed uscivano senza controlli particolari. Il carabiniere ha precisato di essersi allontanato un attimo per rispondere al telefono e che comunque all'ingresso c'è sempre un addetto alla sorveglianza che vigila su tutto.

Luca Abete ha fatto notare come fosse entrato in Tribunale con una forchetta ed un coltello nel taschino senza alcun problema di sorta.

"Nessun allarme, Palazzo di Giustizia sicuro"

Un altro carabiniere ha precisato che i controlli avvengono con un metal detector che hanno in dotazione e che le persone entrate in quel frangente in Tribunale sono conosciute.

In ogni caso è stato sottolineato come, nonostante la problematica relativa al mancato funzionamento del rullo esterno e del metal detector, i controlli all'interno di Palazzo di Giustizia siano piuttosto meticolosi e che non sono mai state sollevate problematiche in ordine alla sicurezza. Dall'altra parte non sono mancate le lamentele da parte di avvocati, impiegati e magistrati. Nelle more il trasferimento, almeno parziale, nella nuova Cittadella Giudiziaria resta un miraggio nonostante le numerose inaugurazioni e le promesse di alcuni esponenti delle istituzioni.