GabrieleDefilippi, attualmente in carcere assieme al compagno Roberto Obert e alla madre Caterina Abbattista per l'omicidio di GloriaRosboch, potrebbe essere a breve trasferito in ospedale a causa di precarie condizioni di salute. Il ragazzo ormai pesa meno di 48 chili, dopo ben tre mesi trascorsi in una cella isolata del carcere delle Vallette a Torino. Si direbbe proprio che sia la mente che il corpo di Gabriele non riescano più a sopportare il peso della detenzione, rischiando di condurlo in un tunnel dal quale è difficile uscire. Ecco perché i suoi avvocati presenteranno al più presto istanza alla procura per ottenere il suo trasferimento in una struttura dove possa essere curato.

Questo è sicuramente un altro colpo di scena inaspettato nel casoRosboch.

Le prime visite psichiatriche

Gabrieleè già stato sottoposto ad una visita da parte del dott. Vincenzo Villari, primario del reparto di psichiatria dell'ospedale torinese delle Molinette. Tale visita medica è stata chiesta dagli avvocati difensori per sondare la complicata psiche del Defilippi che, dopo l'omicidio di Gloria, sembra essere piombato in un baratro senza fine. Il casoRosboch continua a sorprendere con colpi di scena alternati a nuove indiscrezioni. Proprio tempo fa è stato anche sentito dagli inquirenti il fratello tredicenne di Gabriele che avrebbe fornito particolari interessanti, diretti alla ricostruzione della dinamica del reato.

Il ragazzino ha recentemente dichiarato di non voler far del male alla madre e al fratello, pur continuando, incessantemente, a collaborare per la ricerca della verità.

Cosa rischia Gabriele?

Il casoRosboch mostra proprio che, nonostante tutte le cautele nei confronti della salute precaria di Gabriele, la giustizia deve comunque seguire il suo corso, per cui il Defilippi e il suo complice Obert rischiano l'ergastolo per l'omicidio di Gloria.

La pena potrebbe essere ridotta solo se i legali dovessero scegliere il rito abbreviato o se dovesse essere riscontrata un'infermità mentale. La posizione del detenuto Gabriele, che ormai si sostiene con poco cibo e psicofarmaci, è comunque molto delicata. Si attendono prossimi sviluppi della vicenda che vede da un lato forti esigenze di giustizia, per una vita umana spezzata, e dall'altro pari esigenze umanitarie per un detenuto dalla salute precaria.