L'"Hindu Sena" è un piccolo partito politico indiano caratterizzato dal fatto di farsi portavoce dell'induismo più intransigentee dalla poca tolleranza verso le forze anti-indù, e a tal proposito basti ricordare una loro "storica" manifestazione in cui veniva bruciato un poster della santa cattolica Madre Teresa di Calcutta, vista come portatrice di una religione e cultura estranea all'India e alla sua tradizione indù.

Recentemente, negli Stati Uniti D'America alcuni seguaci del partito si sono fatti notare per una manifestazione di sostegno alla campagna elettorale di Donald Trump, in cuisono stati scanditi slogan come "Donald Trump zindabad", ("Viva Donald Trump").

I riti propiziatori per la vittoria del candidato repubblicano

Durante la manifestazione svoltasi a Detroit mercoledì 11 maggio, i membri del partito di destra indiano hanno svolto rituali propiziatori, invocato gli dei e pregato per la vittoria di Donald Trump, scandendo alla fine della manifestazione lo slogan "Donald Trump aatankvaad khatam hoga"("Donald Trump verrà ed il terrore islamico finirà").

Durante la manifestazione, i manifestanti indù hanno celebrato il rituale dell'accensione del "fuoco sacro"("Homa") e gettato nello stesso "fuoco rituale" delle offerte alle divinità, pregando per il sostegno di esse per la vittoria del candidato del Partito Repubblicano.

Tra politica estera non interventista e lotta all'islamismo, il Trump che piace all'Oriente

Tra le ragioni che spiegano l'ammirazione dei militanti indù per Trump c'è senza dubbio la sua forte presa di posizione contro l'islamismo, islamismo sempre più diffuso anche in Oriente e avente quasi sempre pessimi rapporti di convivenza con l'induismo e ilbuddhismo.

Inoltre, un altro aspetto che potrebbe essere interessante una gran parte dell'Oriente è la politica estera non interventistache Trump professa, politica "isolazionista" che si basa sulla costruzione di relazioni armoniche e "distaccate" con il resto del mondo, in modo da non rendere né l'America né gli altri paesi succubi della dipendenzageopolitica.