Papa Francesco ha annunciato ieri, durante l'udienza a cui partecipavano circa novecento rappresentanti dell'Unione Internazionali delle Superiori Generali (Uisg), di aver pensato di istituire una commissione speciale volta a studiare e, probabilmente, a concedere il diaconato femminile. Il Papa ha dichiarato che il diaconato femminile potrebbe essere possibile oggi. Fonti storiche riportano che il diaconato femminile era già presente nella vita della Chiesa primitiva. Infatti l'Apostolo Paolo cita nella sua lettera ai Romani Febe, una diacona: "Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diacono della chiesa di Cencre, perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me." (Rm 16,1-2).
Tuttavia, lo stesso Papa Francesco ha specificato che questo ruolo non è chiaro e non si conoscono quali fossero le sue funzioni specifiche a quei tempi. Torna utile dunque istituire una commissione che ne colga l'essenza e ne definisca il ruolo ai giorni nostri. Ma spieghiamo, a grandi linee, cos'è il diaconato.
Il diacono è considerato il primo grado del Ministero Ecclesiastico, antecedente dunque al sacerdote e al vescovo. Il diacono permanente è innanzitutto il primo passo verso il sacerdozio, ma possono essere ordinati anche gli uomini sposati, allargando così “la forza lavoro” all'interno della Chiesa. Infatti il diacono può battezzare, benedire un matrimonio previa concessione del parroco, leggere il Vangelo, e distribuire la Comunione.
I paramenti liturgici utilizzati dal diacono cattolico sono la “stola diaconale”, indossata dalla spalla sinistra al fianco destro e la “dalmatica”, paramento liturgico che consiste in una lunga tunica con ampie maniche che arriva all'altezza delle ginocchia, utilizzata dal diacono soprattutto in celebrazioni solenni.
Il diaconato conferito a persone sposate dunque risulta essere una grande risorsa per la Chiesa e, ancor di più, una sua eventuale apertura alle donne.