Ieri si è aperto ad Istanbul, in Turchia, il primoWorld Humanitarian Summit, una lunga conferenza internazionale in cui le delegazioni di esperti di questioni umanitarie provenienti da tutto il mondo cercheranno di dare una risposta ai problemi più urgenti e pressanti del pianeta per quanto riguarda i diritti umani.

Nel mondo sono ancora tante, troppe, le persone che vivonoin condizioni precarie, senza nessun diritto e che spessonon hanno alcun riparo, se non tende o baracche sovraffollate, prive anche delle più elementari condizioni igieniche, insicure e malsane.

Secondo una stima delle Nazioni Unite in tutto il pianeta sarebbero ben sessanta milioni gli sfollati, tra profughi interni e rifugiati costretti ad abbandonare il loro Paese: di solito gli sfollati sono obbligati ad abbandonare le loro case a causa di guerre, fame e carestie. Lo stesso Paese che ospita il summit, la Turchia, al suo internoè pieno di contraddizioni e negli ultimi tempi le misure restrittive del Presidente Erdogan hanno causato pesanti limitazioni alla libertà di stampa e di espressione: il governo turco non offre certo un buon esempio di rispetto dei diritti umani.

I diritti umani e l'immigrazione

La questione dei diritti umani è strettamente legata, quindi, al tema dell'immigrazione: le condizioni di vita nei campi profughi costruiti in tutta fretta alle frontiere sono disastrose e la maggior parte degli abitanti sono costretti a dormire in tende sporche e sovraffollate, senza contare la quasi totale mancanza di generi di prima necessità e di medicinali che stanno facendo riemergere malattie considerate ormai scomparse da tempo.

Il caso dei rifugiati siriani, in fuga dalla dittatura di Assad e dalle violenze degli uomini in nero del sedicente Stato islamico, è quello più emblematico: migliaia di persone si sono riversate ai confini tra Siria e Turchia e traGrecia ed exRepubblica jugoslava di Macedonia e sono stipate in enormi campi in cui aspettano da mesi che si decida quale sarà il loro destino e di sapere se e quando le frontiere sarannoriaperte.

Sono purtroppo in aumento anche i disastri naturali, come ad esempio gli uragani e gli eventi meteorologici sempre più estremi che costringono sempre più persone a scappare dai loro luoghi di origine; sono tante dopo ogni calamità naturale le persone che perdono tutto, e si ritrovano con l'abitazione completamente distrutta o gravemente danneggiata.