L'emittente televisiva curda "Rudaw" annuncia un massiccio intervento delle "Unità di protezione del popolo curdo" (Ypg) e delle "Forze democratiche siriane" (Fds), per liberare la città siriana di Raqqa dalle milizie dello stato islamico, che ne hanno fatto una loro roccaforte. L'operazione, nella quale sono dispiegati almeno 50mila uomini, sarà supportata anche dall'aviazione della coalizione internazionale contro l'ISIS capitanata dagli Stati Uniti.
L'offensiva è scattata dalla cittàdi Ain Issa
Secondo quanto riportato da "Rudaw", che ha fatto riferimento ad una fonte anonima vicina alle "Forze democratiche siriane", l'offensiva sarebbe partita dalla città diAin Issa, una cinquantina di km a nord di Raqqa.
Con il supporto dei cacciabombardieri della coalizione. Altri combattenti, invece, raggiungeranno la città da est, con l'obiettivo di liberarla dai miliziani dell'ISIS.
La Russia offre la propria collaborazione
Il ministro degli Esterirusso, Serghei Lavrov, ha annunciato la disponibilità della Russia a prendere parte alle operazioni, coordinandosi con l'esercito americano e con le forze curde. La liberazione di Raqqa, e quella di Mosul in Iraq, sono uno dei principali obiettivi russi in chiave anti-terrorismo, e il Ministro russo si dice sicuro che se le forze in campo si coordineranno tra loro, le due città potranno essere liberate più velocemente.
Raqqa, dove l'ISIS impone la "sharia"
Da quando è finita sotto il controllo dei miliziani dell'ISIS, a Raqqa è entrata in vigore la "sharia", la rigorosa legge islamica, che i miliziani del califfo impongono alla popolazione, con tanto di ronde di militanti armati che vigilano sul suo rispetto.
E in caso di infrazioni, sono previste dure punizioni, fino alla pena capitale, prevista anche per il semplice possesso di droga. E' quanto mostra il documentario "Lo stato islamico", realizzato un anno fa da un giornalista di Vice news, che "scortato" da due miliziani, ha visitato la città di Raqqa e documentato le condizioni di vita nei territori controllati dall'ISIS.
A Raqqa, gli uomini di Al Baghdadi hanno aperto dei veri e propri "uffici pubblici", i palazzi del potere del califfato che impone le sue leggi, con tanto di tribunale islamico, ufficio per stranieri ed il carcere, per chi non rispetta la rigorosa legge coranica.