Il continuo afflusso di migranti dal Medioriente è un problema che sta attanagliando molti paesi dell'Unione Europea e da Vienna arrivano le proposte avanzate dal ministro Sebastian Kurz, il quale proporrebbe di adottare lo stesso piano attuato già da tempo in Australia contro l'immigrazione clandestina. La legge australiana prevede di ospitare gli immigrati in centri di accoglienza situati sulle isole Narau e Manus in Papua Nuova Guinea, i quali una volta trasferiti su di esse dovranno attendere la decisione del governo, che prevede l'ammissione nel paese solamente per chi gode dello status di rifugiato politico, mentre gli irregolari verranno rispediti nei loro paesi d'origine.
Questo metodo è stato più volte criticato dalle associazioni umanitarie, in quanto accuserebbe il governo australiano di detenzione e violazione dei diritti degli immigrati.
Come la storica Ellis Island negli Stati Uniti
Il ministro Kurz, durante un'intervista rilasciata al Die Press, ha ricordato che questo sistema è stato gestito con successo per decine d'anni dagli Stati Uniti d'America, Ellis Island infatti è il nome dell'isola, situata nella baia di New York, che ha visto sbarcare migliaia di persone, alle quali venivano controllate le generalità prima di poter accedere sul territorio statunitense.
L'europa deve essere in grado di proteggere le proprie frontiere
Gli attuali accordi tra l'Unione Europea ed il governo Turco prevedono che i rifugiati siriani siano ospitati in centri di accoglienza allestiti in Turchia, ma Kurz ribadisce che se in qualsiasi momento questi patti dovessero saltare, noi dovremmo essere in grado di proteggere le nostre frontiere da soli intensificando i controlli in mare aperto e bloccando le navi in arrivo per trasferire tutte le persone a bordo su un'isola, per poter così decidere autonomamente chi ospitare.
Inoltre il fatto di rimanere bloccati su un'isola e non poter proseguire per l'Europa centrale rischiando il rimpatrio, dovrebbe essere un deterrente per molte persone che decidono di affrontare il viaggio rischiando la propria vita a bordo di imbarcazioni fatiscenti.