Una nuova notizia scioccante arriva dall'Iraq e dalla Siria e vede coinvolti i miliziani del sedicente Stato Islamico.Secondo quanto riportato dall'agenzia d'informazione "Aska News" e riportato sul sito web "Today.it", i miliziani del "Califfato nero" si sarebbero resi responsabili della morte di diversi guerriglieri della stessa organizzazione estremista, guerriglieri accusati di essere presunte spie.Tali presunte spie sono state eliminate dai miliziani del sedicente Stato Islamico venendo "sciolte in vasche riempite di acido".
La caccia alle presunte spie dopo la morte del comandante locale al Tunsi
La caccia alle presunte spie perseguita dall'Isis è iniziata dopo la morte di Abu Hayia al Tunsi, un comandante locale dello Stato Islamico eliminato da un missile partito da un drone della coalizione anti-Isis lo scorso marzo.
Secondo quanto riferito dall'emittente araba "Akhbar Alaan" e riportato nel già citato articolo di "Aska News", l'eliminazione di al Tunsi sarebbe stata possibile grazie al fatto che "le spie avevano nascosto nel mezzo su cui viaggiava una ricetrasmittente".
I continui orrori dell'Isis in Iraq e in Siria
Secondo quanto riferito dai mass media locali e internazionali, si stima che siano state almeno 38 le vittime della "caccia alle presunte spie" inaugurata dai miliziani del sedicente e autoproclamato Stato Islamico.
Tali atrocità rappresentano solo l'ennesimo caso di violenza e brutalità che riguarda le politiche del Califfato, Califfato che in Siria e in Iraq si sta macchiando di una feroce repressione verso le minoranze etniche e culturali Yazide e curde nonché verso i cristiani e gli islamici che non condividono l'interpretazione estremista dell'islamismo fatta dai seguaci dell'autoproclamato Stato Islamico.
Califfato che, inoltre, punta sul consenso di quella larga parte di popolazione sunnita che si sentiva e si sente danneggiata dalla situazione derivata dall'Iraq post-guerra e le cui problematiche non potranno essere risolti con i meri bombardamenti della coalizione anti-Isis, bombardamenti che spesso hanno l'effetto di dar maggior consenso alla stessa Isis.