Entra in scena la Carta dei diritti del cliente verso l'avvocato; l'idea di tale statuto nasce dal progetto di "La legge per Tutti", "Studio Cataldi" e "Avvocato Anna Andreani". Trattasi di un vero e proprio vademecum per colui che decide di recarsi presso un avvocato o uno studio legale associato per chiedere assistenza o una semplice consulenza. Lo scopo finale non consiste nel mero difendersi dal professionista, ossia, dall'avvocato quanto piuttosto puntare ad un'acclarata tutela del consumatore, spesso parte debole nella maggior parte dei rapporti.

La professione forense è tale nel momento in cui riesce a rendere effettive, certe e celeri determinate esigenze che accomunano tutti i clienti dei vari studi legali. Sono elencati i diritti del clienteprevisti dalla legge e quelli che derivano o che si presumono dal codice deontologico forense. I punti elencati sono pari a venti.

La Carta dei diritti del cliente: a chi è rivolta?

Lo statuto si rivolge essenzialmente ai consumatori, alle famiglie e alle imprese. L'assistenza esplicata nei confronti dei soggetti appena citati è volta a creare un sano rapporto tra i clienti e l'avvocato. La persona che decide di farsi rappresentare e difendere in giudizio, dovrebbe sapere a priori quali sono i comportamenti consentiti nell'evolversi dei contatti con il professionista da lui scelto per la risoluzione delle proprie questioni.

I rapporti devono essere improntati alla correttezza, alla buona fede e alla trasparenza. In virtù di ciò, si deve porre l'accento sulla aprioristica indicazione dell'onorario, sulla possibilità di richiesta di un preventivo e sulla costante informazione da parte del legale di tutte le varie conseguenze derivanti dalla soccombenza.

Durante il corso della causa, vi deve essere uno scambio di comunicazione tra i due anche e sopratutto per eventuali confronti. Il cliente ha diritto di ricevere le copie degli atti processuali, anche delle altri parti, ma gode anche del diritto di essere reso edotto della eventualità di procedere ad una composizione bonaria della controversia.

Si segnala infine il diritto del cliente di ricevere, in caso di rinuncia del mandato da parte del professionista, un preavviso nel quale devono essere elencati le future mosse processuali per non arrecare un pregiudizio ai risultati della difesa fino a quel punto svolta.