Gli Europei 2016 per l'Italia sono finiti. Dopo la sconfitta con la Germania ai rigori, e l'episodio diventato virale del mancato goal di Pellè, i calciatori azzurri sono rientrati in patria e hanno ripreso la routine del Calciomercato tanto attiva d'estate. Tra di loro Emanuele Giaccherini, centro campista della Nazionale e in corsa per un ingaggio al Torino, si racconta in una bella intervista ai micirofoni di Rai 1, intervista pubblicata sul quotidiano on line Toro news.

So cosa vuol dire lottare, ho anche pensato di smettere

Queste, tra le altre, le parole di Giaccherini.

Un esempio di umiltà che arriva dopo le scuse pubbliche di Graziano Pellè per quel gesto che sembrava uno sberleffo al portiere tedesco Neuer. Un bell'esempio di un calcio apparentemente pulito, fatto di sacrifici e duro allenamento, e per questo ancora più meritato. Siamo infatti abituati a vedere i campioni pluripremiati e multimilionari come delle star quasi nate dal nulla, mentre in molti casi le carriere di questi giocatori hanno avuto un decorso tutt'altro che semplice. Ecco perché le parole di Giaccherini piacciono ancora di più, perché raccontano di un ragazzo partito dalla C2 ed arrivato a realizzare il sogno di tantissimi ragazzi che amano il calcio pulito.

Giaccherini: ho fatto tanta gavetta, pensando anche di smettere, per me il gruppo è ciò che conta

Nelle mire del Torino, Giaccherini ripensa ai primi tempi in cui giocava. Parla della gavetta fatta e della polvere mangiata. A quei tempi forse non immaginava dove sarebbe arrivato in futuro, ma evidentemente qualcosa dentro di sé gli ha permesso di non mollare mai.

Parla della carriera particolare avuta che, a differenza di tanti colleghi, è stata tutt'altro che facile. Si rammarica del fatto che spesso venga sottovalutato, ma afferma anche che proprio ogni ostacolo incontrato lo ha fatto diventare sempre più determinato. Il gruppo per lui è ciò che conta, e fa alla Nazionale azzurra i suoi auguri migliori.

Per ora le vacanze, poi il futuro, con l'amarezza delle critiche subite

A velare la sua soddisfazione personale rimangono ancora le critiche avute dopo l'uscita dagli Europei di calcio 2016. Sacrificarsi tanto e poi leggere gli attacchi sui giornali dispiace molto. Questo però, almeno a lui, dà una carica ancora maggiore, la voglia di riscattarsi e dimostrare il proprio valore. Per ora le vacanze e il meritato riposo. Sull'ipotesi di indossare la giacca granata Giaccherini non si sbilancia, dichiarando di averlasciato al suo procuratore il compito di seguire i vari contatti. Intanto è di pochi minuti fa, 8 luglio, la notiziache a contendersi il calciatore ci sarebbe anche la Fiorentina. Come a dire che i risultati, per quelli che giocano il calcio buono, prima o poi arrivano sempre.

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