Immagini e ritratti di venezuelani in rivolta per le strade a causa degli alti costi dei prodotti alimentari, supermercati vuoti, carenza di medicine e violenze senza fine. La crisi economica e politica in Venezuela viene attribuita al socialismo e, con questa tesi, soprattutto gli Stati Uniti vogliono dimostrare la superiorità e i vantaggi del libero mercato.

In realtà, milioni di venezuelani hanno visto le loro condizioni di vita notevolmente migliorate durante il processo bolivariano. I problemi che affliggono l'economia del paese latinoamericano non sono dovuti all'ideologia politica del governo, ma ai prezzi del petrolio resi artificialmente bassi, e al sabotaggio da parte delle forze ostili alla rivoluzione.

A partire dal 2014, l'Arabia Saudita ha invaso il mercato con petrolio a buon mercato, una mossa calcolata, coordinata con gli obiettivi della politica estera israeliana e statunitense. Nonostante la monarchia saudita sia economicamente in perdita, continua ad espandere il suo apparato di produzione del petrolio. Il prezzo dell'oro nero è precipitato, indebolendo così i paesi le cui economie sono incentrate sull'esportazione di petrolio e gas naturale. Il Venezuela è uno di questi paesi, costretto a ridurre drasticamente il bilancio dello Stato, con enormi conseguenze per la popolazione. Allo stesso tempo, le aziende private che si occupano dell'importazione di generi alimentari hanno lanciato una campagna coordinata di sabotaggio contro il governo Maduro.

Tutto ciò, unito all'indebolimento di un settore dello stato vitale per l'economia, ha portato inflazione e scarsità di cibo.

Mentre i media statunitensi affermano che i prezzi bassi del petrolio siano dovuti al ciclo naturale del mercato del lavoro, è lampante come per la politica estera di Washington sia conveniente che Ecuador, Iran, Russia e Venezuela abbiano subito gravi perdite a causa del deprezzamento dell'oro nero.

In una recente intervista Michael Reagan, figlio dell'ex presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, ha sostenuto che Barack Obama starebbe intenzionalmente guidando una strategia di ribassamento dei prezzi del petrolio, non solo per indebolire l'economia venezuelana, ma anche per manomettere l'influenza di Iran e Russia. Lo stesso metodo fu usato durante la guerra fredda contro l'URSS, e portò alla fine dell'impero sovietico e del socialismo nell'est Europa.