"Panama prossimo luogo per la Giornata Mondiale della Gioventù":con questeparole Papa Francesco ha terminato il suo viaggio a Cracovia, fatto in occasione della GMG di quest'anno. La sua presenza a queste giornate memorabili, sono la prosecuzione di quanto iniziato da Giovanni Paolo II, e che con grande impegno e piacere, Papa Francesco porta avanti anche oggi. Il seguito di queste manifestazioni è encomiabile, secondo quanto dicono le persone che ogni edizione si occupano della gestione della rappresentazione, e il servizio di vigilanza è a livelli inimmaginabili, specialmente in un contesto storico come quello che stiamo vivendo oggi.
A Cracovia in 2,5 milioni
Tale numero è quello dei fedeli al seguito della manifestazione che, edizione dopo edizione, raccoglie sempre più persone. Le parole di attenzione ai giovani non sono mancate, come quelle in cui si fa riferimentoai contatti non fisici, ma ai rapporti attraverso cellulari, chat e altri sistemi virtuali. "Davanti a Gesù non si può rimanere seduti in attesa con le braccia conserte; a Lui, che ci dona la vita, non si può rispondere con un pensiero o con un semplice messaggino", in questo modo si rischia di anestetizzare l'anima. Alla manifestazione hanno partecipato molte televisioni mondiali, tra cui anche la Rai, dalla quale giunge purtroppo la triste notizia della scomparsa di Anna Maria Jacobini mentre si trovava a Cracovia per documentare la manifestazione.
Perché Panama per il 2019
Non c'è un motivo particolare per aver scelto Panama, se non il fatto che è stato lo stesso Papa Francesco a decidere la tappa che ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2019. Nel 2017 e nel 2018 ci saranno le due a livello Diocesano, e solo dopo avverrà una nuova tappa mondiale. In attesa di tale data, c'è da ricordare che in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, non è mancato il messaggio per gli atti terroristici che flagellano il mondo. Papa Francesco si è rivolto proprio a chi compie questi atti estremi dicendo: "Dio tocchi i cuori dei terroristi, nulla giustifica la guerra".