L'ex maresciallo dell'esercito italiano Marco Diana, che da più di 15 anni combatte contro un cancro provocato dall'esposizione all'uranio impoverito nel corso di una missione all'estero a cui ha preso parte, è stato denunciato la settimana scorsa dai Carabinieri, che lo accusano di vilipendio della Repubblica e delle Forze Armate, truffa e persino di aver coltivato marijuana. La notizia ha suscitato grande clamore, e non si è fatta attendere la replica dell'ex maresciallo, che intervistato in lacrime dalla testata sarda Videolina, parlando con una certa difficoltà ha ribadito di essere stato abbandonato dallo stato, spingendosi ad affermare di essere stato "costretto con le minacce" a rimuovere dal web un video che aveva pubblicato alcuni mesi fa e che sarebbe all'origine delle denunce che ha ricevuto.

Le denunce dei Carabinieri

I Carabinieri hanno denunciato l'ex Maresciallo a seguito della divulgazione di un video, pubblicato su Youtube il 20 Giugno e rimosso pochi giorni dopo, in cui l'ex soldato accusava le istituzioni di averlo abbandonato, senza rimborsargli come previsto dagli accordi le spese - che ammontano ad alcune decine di migliaia di euro - che egli avrebbe sostenutoper pagare medicine ed integratori necessari per la sua terapia. Secondo i Carabinieri Diana avrebbe omesso di presentarsi ad una visita medica necessaria per autorizzare il rimborso, e si sarebbe mostrato nel video in condizioni di salute peggiori di quelle reali allo scopo di far pressione sulle istituzioni e ricevere il pagamento senza sottoporsi alla visita, e per raccogliere donazioni da parte di privati.

Durante la perquisizione domiciliare a cui è stato sottoposto il militare sarebbe inoltre saltata fuori una piantagione di marijuana dismessa da poco.

La replica del Maresciallo Diana

Non si è fatta attendere la replica dell'ex militare, che intervistato da Videolina ha rigettatocon forza le accuse mosse nei suoi confronti, e ha ribadito in lacrime le accuse che aveva mosso con il precedente video di Giugno, affermando di essere stato abbandonato e di avere bisogno di aiuto economico.

Il militare si mostra molto provato dalla malattia, colpito da tremore alle mani, ed emotivamente molto scosso.Ha dichiarato inoltre dinon avere rimosso di sua spontanea volontà il video incriminato, ma di averlo eliminato sotto la pressione di non meglio precisate minacce, subite da parte dello stato.

L'intervento di Domenico Leggiero, Osservatorio Militare

Sulla vicenda è intervenuto anche il Maresciallo Domenico Leggiero, presidente dell'Osservatorio Militare, che ha invitato ad evitare quelle che lui definisce strumentalizzazioni, ricordando che il Maresciallo Diana è uno dei pochi militari ad avere ottenuto il riconoscimento della causa di servizio ed un cospicuo risarcimento, per una somma superiore ai 900mila euro. Leggiero spiega che sono più di 3mila i militari colpiti da malattie a causa dell'esposizione all'uranio impoverito, alcune centinaia dei quali sono deceduti,e che la maggioranza di loro non ha ancora ricevuto alcun indennizzo.