Un missile balistico è stato lanciato dalla Corea del Nord nelle acque Giapponesi, a ovest della penisola di Oga, nella prefettura di Akita. Era dalla fine degli anni novanta che il Giappone non subiva un affronto del genere, si tratta di un episodio che ha scatenato la reazione furibonda delle autorità nipponiche che hanno predisposto lo stato d’allerta di auto difesa. Come confermato anche dall’agenzia sud coreana Yonhap, si tratterebbe di un missile a medio raggio il cui lancio sarebbe seguito a quello di un altro missile esploso immediatamente.

La Corea del Nord, quindi, sotto il regime di Pyongyang, sembra voler far sul serio e, nonostante gli avvertimenti delle nazioni unite continua imperterrita in questa fase di prove e sperimentazioni di natura militare. Il 19 luglio scorso la Corea del Nord si era resa protagonista del lancio di altri tre missili che hanno coperto una distanza di circa 500 chilometri e andando a finire sempre in acque giapponesi anche se ad una distanza nettamente superiore rispetto all’ultimo lancio. Il Governo di Tokio si è detto molto preoccupato dell’accaduto che poteva rivelarsi molto rischioso per la sicurezza aerea per le flotte commerciali e, soprattutto, ha rimarcato che il lancio dei missili rappresenta una azione contraria alla risoluzione delle Nazioni Unite.

Le manovre militari di Pyongyang preoccupano parecchio anche la Corea del Sud. Il lancio dei due missili sarebbe avvenuto alle 7:50, ora locale, nella provincia di South Hwanghae.

Dura la reazione delle Nazioni Unite

Washington ha reagito con fermezza alla violazione della Nord Corea delle decisioni dell’Onu sull’armamento nucleare di Pyongyang, le Nazioni Unite hanno fatto sapere di essere pronti a difendere con tutti i mezzi necessari gli alleati, dei fatti registrati nelle acque giapponesi è stato avvertito anche il Pentagono.

Nei giorni scorsi la Corea del Nord aveva minacciato gli Stati Uniti e la Corea del Sud di azioni militari forti se avessero dispiegato il sistema di difesa antimissile THADD. Il sistema è in corso di installazione in alcuni siti della Corea del Sud e dovrebbe entrare in funzione entro la fine dell'anno