L'aeroporto di Orio al Serio è uno tra gli scali più importanti della Lombardia. Notevolissimo l'afflusso, sia di passeggeri che di merci.
E sembra che stesse preparando un attacco per colpire proprio Orio, il giovane pakistanodi 26 anni espulso per motivi di sicurezza. Almeno, questa è la motivazione fornita dal Ministro degli Interni, Angelino Alfano.
Il Corriere riporta un'intercettazione nella quale il giovane afferma come sia facile colpire un aereo; il ragazzo era tenuto d'occhio già da un anno e mezzo, e la sua espulsione è la 104^ dal 2015 ad oggi.
Aveva giurato fedeltà al Califfo
Nel corso delle indagini è emerso che Farook Aftab - questo il nome del giovane pakistano - era molto più che un simpatizzante dell'Isis.
Una vita all'apparenza tranquilla, magazziniere alla Decathlon di Basiano (Milano) e una regolare abitazione a Vaprio D'Adda, ma il suo computer ha rivelato frequenti accessi ad internet con un unico motore di ricerca: documenti e filmati riconducibili al fondamentalismo islamico ed al terrorismo di matrice Jihadista.
E proprio davanti ad un video aveva giurato - in forma anonima, come prevede l'affiliazione per i militanti residenti all'estero - fedeltà al Califfo, pronto quindi a diventare braccio armato dell'Isis proprio dove viveva e lavorava.
Sorvegliato a vista
Sia i carabinieri dei Ros che il pool anti terrorismo hanno concentrato su di lui tutte le attenzioni possibili: un sorvegliato speciale che fortunatamente non sapeva di esserlo.
Questo ha facilitato il compito dell'intelligence italiana, che ha potuto monitorare passo dopo passo le intenzioni del ragazzo e come aveva previstodi agire.
Sembra che Aftab non abbia mai avuto contatti diretti con altre persone, appartenenti allo Stato Islamico o direttamente legate all'Isis, eccezion fatta per alcuni messaggi scambiati con un albanese sui social network.
L'albanese in questione è stato già espulso dall'Italia nel febbraio scorso, individuato per i suoi contatti con Maria Giulia Sergio - Fatima, la prima foreing-fighter donna italiana che si troverebbe attualmente in Siria.
Sembrerebbe anche che il ragazzo avesse tentato di convincere la sua giovane moglie - pakistana e molto poco integrata nel tessuto sociale del comune di residenza - ad abbracciare il suo nuovo credo.